La sinistra allo sbando in tutta Europa

3 06 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

IL NUOVO INDIRIZZO DEL SITO E’ http://www.ilfazioso.com

Il centrosinistra italiano è in difficoltà e questo lo sanno tutti ma oggettivamente condivide questo brutto momento con praticamente tutti i movimenti, della stessa area politica, degli altri grandi paesi europei.
In effetti i sondaggi effettuati nelle scorse settimane riferiscono di situazioni molto difficili (e persino tragiche in alcune nazioni) per i partiti di centrosinistra in tutta Europa.
In Gran Bretagna i Laburisti sono al minimo storico, con appena un quarto delle intenzioni di voto, a oltre 15 punti dai Conservatori di Cameron e persino vicino all’onta di essere scavalcati come secondo partito dai Liberali Democratici.
In Francia, nonostante le critiche al governo di centrodestra e l’appeal appannato di Sarkozy, i Socialisti non ne sanno approfittare e sono sotto di almeno 5 punti (intorno al 22%) rispetto all’Ump. Pagano le difficoltà di leadership e la concorrenza dei partiti più a sinistra (Verdi, Anticapitalisti, Pcf).
In Germania i Socialdemocratici della Spd (circa al 26%) hanno pochissime possibilità di vincere le elezioni politiche di settembre e risultano essere a quasi 10 punti dalla Cdu del cancelliere Merkel.
Persino in Spagna Zapatero soffre e per la prima volta da molto tempo i Popolari sembrano saldamente primo partito nazionale (al 42%) con quasi cinque punti di vantaggio sui Socialisti.
In questo panorama sarà probabilmente il centrodestra con il Partito Popolare Europeo a dominare, nella conta dei seggi, il Parlamento di Strasburgo la sera del 7 giugno.
Eppure, immediatamente dopo il crollo di Wall Street, i commentatori prevedevano una rivalutazione delle idee di sinistra in opposizione alle proposte più liberiste della destra. Ma questa sicurezza sul futuro si è clamorosamente scontrata con la realtà che vede un centrodestra fortissimo ovunque.
Evidentemente la sinistra non è stata in grado di dare un’alternativa, di proporre una politica efficace. A Roma, Berlino, Londra, Parigi hanno perso la propria identità, tentando inizialmente di riciclarsi allontanandosi da posizioni socialista, per abbracciare un riformismo poi rivelatosi sterile, e finendo per dimostrarsi né carne né pesce.
Il risultato è che si sono fatti scavalcare a sinistra sui temi sociali da formazioni di stampo comunista (che cavalcano il voto di protesta) o in generale da formazioni più orgogliosamente identitarie.
Il ritardo della sinistra europea nel sapere presentare un valido programma di risposta alla crisi ha messo i partiti di centrosinistra nella condizione di non saper rispondere né ai problemi economici né alle conseguenze per i cittadini. Sia in Italia che altrove sono risultati poco chiari e poco inclini a presentare progetti politici con punti chiari in grado di mobilitare l’elettorato sui temi sociali.
Anche a livello europeo scontano una mancata unità (su questo punto i democratici italiani sono maestri, visto che ancora non si sa a che gruppo parlamentare aderiranno) non riuscendo nemmeno a presentare un unico capolista da contrapporre a Barroso. Nonostante i proclami di facciata non puntano sull’Europa, continuando a darsi la zappa sui piedi con un attendismo politico piuttosto allarmante. A questo punto è logico pensare che siano proprio i contenuti a mancare, essendosi disciolta un’identità di base che resisteva da decenni.





Azzerati i flussi di clandestini a Lampedusa, Cie vuoto!

27 05 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

IL NUOVO INDIRIZZO DEL SITO E’ http://www.ilfazioso.com

Oggi il ministro Maroni in un’interrogazione parlamentare in merito alla lotta all’immigrazione clandestina ha fornito delle cifre sulla situazione a Lampedusa

Il flusso di sbarchi di clandestini sulle coste meridionali dell’Italia «si è praticamente azzerato». Grazie all’efficace politica di contrasto all’immigrazione clandestina attuata dal governo, che ha messo in atto riaccompagnamenti e respingimenti». In conseguenza di ciò il centro di prima accoglienza di Lampedusa, oggi è praticamente vuoto, visto che gli ultimi 20 clandestini sono stati trasferiti nei centri di competenza per i richiedenti asilo. Dal 6 maggio, giorno in cui sono iniziati i respingimenti verso la Libia, «si è arrestato il flusso di immigrati clandestini sulle coste siciliane, in particolare a Lampedusa

e ancora

Nel 2008 si sono registrati 537 sbarchi in Sicilia con l’arrivo di 34.540 persone, mentre quest’anno – dati aggiornati al 20 maggio – i clandestini arrivati sono stati 6.588

In ogni caso il Cie di Lampedusa non verrà smantellato e nei prossimi giorni Maroni ha annunciato che

incontrerà esponenti del governo libico per portare avanti la collaborazione e l’impegno a una sensibilizzazione dell’Unione europea sul tema del contrasto all’immigrazione clandestina.

Il ministro si è lasciato andare anche a una battuta

Noi abbiamo respinto 500 clandestini e siamo stati messi all’indice, mentre la Spagna, che ne ha respinti diecimila va bene solo perche’ e’ un paese guidato da un premier socialista

Insomma ottimi risultati nella lotta all’immigrazione clandestina dopo l’inizio dei pattugliamenti congiunti e dei respingimenti. Finalmente novità importanti dopo anni di lassismo, buonismo e politiche inconcludenti





Ma gli spagnoli sono a conoscenza di questi dati?

18 05 2008

Ci accusano, parlano di razzismo, di politiche inadeguate, di durezza pur non conoscendo ancora il decreto sicurezza.

E da che pulpito viene la predica. Leggete qui il passato della Spagna nei confronti dell’immigrazione clandestina

Ma loro li conoscono questi dati?

Circa il 35% dei reati in Italia sono commessi da stranieri, con i romeni al primo posto. E sono soprattutto i clandestini a delinquere, mentre tra gli immigrati regolari il tasso di criminalità è in media con quello degli italiani. Questi gli ultimi dati del Viminale, dopo che negli ultimi giorni diversi episodi di criminalità hanno visto come autori proprio degli stranieri: l’ultimo caso l’omicidio della coppia veronese, per cui è stato arrestato un giovane romeno che ha confessato il delitto. Nel periodo gennaio-agosto 2007 sono state denunciate o arrestate complessivamente 567mila persone, di cui circa 364mila italiani e 203mila stranieri (pari appunto al 35% del totale). Tra questi ultimi, 32.468 sono di nazionalità romena. Nei primi otto mesi dell’anno il totale delle segnalazioni riguardanti romeni corrisponde al 5,71% del totale dei reati ed al 16% del totale di quelli commessi da stranieri. Da poco più di un anno, da quando è entrato in vigore l’accordo di collaborazione tra le polizie italiana e romena, sono stati oltre 1.100 i cittadini romeni arrestati in Italia e più di 2.000 i denunciati. La quota di stranieri autori dei reati è cresciuta con l’aumentare della presenza di immigrati in Italia: ad esempio, nel 1988 la quota di stranieri sul totale dei denunciati per omicidio era del 6%, contro una popolazione straniera residente in Italia dello 0,8%; dieci anni dopo, gli immigrati denunciati per omicidio salgono al 18%, contro l’1,7% degli stranieri in Italia; nel 2006 la quota di stranieri denunciati per omicidio balza al 32%, contro una popolazione straniera del 5%. Sono romeni, marocchini ed albanesi a commettere più reati. E le tre nazionalità sono anche le più numerose presenti in Italia. Per quanto riguarda gli omicidi, i romeni sono al primo posto (il 15,4% del totale degli stranieri denunciati per questo reato), seguiti dagli albanesi (11,9%) e dai marocchini (9,1%). Anche per le violenze sessuali i romeni sono in testaancora romeni al comando (19,8%), seguiti da albanesi (13,8%) e marocchini (8,7%). Per gli scippi i marocchini sono al primo posto (20,6%), seguiti da romeni (19,3%) e albanesi (6%). Per quanto riguarda i furti d’auto, i romeni tornano in testa (29,8%), seguiti da marocchini (13,2%) e albanesi (8,8%). Per le estorsioni, infine, ancora romeni primi (15%), seguiti da albanesi (11,2%) e marocchini (10,7%).

E’ troppo cercare di mettere un freno a questi dati? E’ troppo cercare di offrire più sicurezza agli italiani?