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Ecco tutte le norme del Ddl sicurezza, diventato legge dello Stato….
Ecco tutte le norme del Ddl sicurezza, diventato legge dello Stato….
Con quest’articolo apriamo una nuova rubrica che speriamo di poter continuare ogni settimana: il punto sui lavori parlamentari.
I passaggi più importanti sono sicuramente l’arrivo del testamento biologico al Senato (votazione definitiva la settimana prossima) e del federalismo fiscale alla Camera (dovrà poi ritornare al Senato in seconda lettura). Nelle commissioni particolarmente importanti sono i passaggi per i DL anti-crisi e anti-violenze alle donne e il DDL sulla sicurezza (già votato al Senato)
Durante la settimana si discuteranno al Senato in aula
-Legge Comunitaria 2008
-Consenso Informato (Testamento Biologico)
-DL Misure in materia elettorale (Election Day) che scade il 29 marzo, già approvato dalla Camera, in seconda lettura al Senato
Nelle Commissioni (tra parentesi per ogni ddl/dl la commissione in cui se ne discuterà)
-Legge quadro sulla qualità architettonica (istruzione)
-Misure contro la prostituzione (affari costituzionali e giustizia)
-Misure in materia di usura (giustizia)
-Tutela dei lavoratori esposti all’amianto (lavoro)
-Misure per il lavoro pubblico – collegato a Finanziaria 2009 – ,già approvato dalla Camera (affari costituzionali e lavoro) –
-Misure contro il mobbing (lavoro)
-Riforma legislazione in materia portuale (lavori pubblici)
-Misure per sviluppo e internazionalizzazione imprese, già approvato dalla Camera (industria)
-Responsabilità professionale del personale sanitario (igiene e sanità)
-Utilizzo defribillatori automatici e semiautomatici (igiene e sanità)
-Sostegno a ricerca e produzione di farmaci (igiene e sanità)
-Disciplina delle medicine non convenzionate (igiene e sanità)
-Prevenzione delle frodi nel credito al consumo (finanza)
-Misure contro atti persecutori, già approvato dalla Camera (giustizia)
-Misure in materia di usura (giustizia)
Alla Camera saranno discussi in aula:
-Intercettazioni telefoniche
-Delega al governo sul federalismo fiscale, già approvato dal Senato
-Reato di molestie inesistenti
Nelle commissioni:
-DL misure sulla produzione lattiera, scade il 6 aprile, già approvato dal Senato (agricoltura)
-DL sostegno settori industriali in crisi, scade il 12 aprile (finanze e attività produttive)
-DL contrasto della violenza sessuale, scade il 25 aprile (giustizia)
-Governo del territorio (ambiente)
-Disposizioni in materia di pubblica sicurezza, già approvato dal Senato (affari costituzionali e giustizia)
-Misure contro la pedofilia (giustizia)
-Reati ministeriali (giustizia)
-Non equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie a quella in fisioterapia, già approvato dal Senato (cultura)
-Titoli e marchi di identificazione dei metalli preziosi (attività produttive)
-Aggregazione di comuni alla provincia di Monza&Brianza, già approvato dal Senato (affari costituzionali)
-Cure Palliative (affari sociali)
-Norme in favore di lavoratori con familiari disabili (lavoro)
-Misure contro la violenza sessuale (giustizia)
-Class Action (giustizia)
-Sicurezza stradale, con comitato ristretto (trasporti)
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Non siamo riusciti a essere soddisfatti per più di una serata per le ottime integrazioni al ddl sicurezza (gratuito patrocinio e no domiciliari per gli stupratori) e per gli articoli sulla lotta alla mafia e in generale ad apprezzare complessivamente un ottimo ddl sicurezza (quando sarà votato definitivamente lo descriveremo nei particolari) perchè in serata arrivano 3 batoste
Il governo è stato battuto per tre volte al Senato sul ddl sicurezza. La maggioranza è andata sotto in tre votazioni per le quali era stato chiesto il voto segreto. Sono passati quindi gli emendamenti presentati dall’opposizione per rendere meno complicati i ricongiungimenti familiari per gli immigrati. Una delle parti dell’articolo originale che è stata abrogata prevedeva che il questore dovesse rilasciare il titolo di soggiorno per i familiari di uno straniero regolare soltanto se questi stessi familiari erano regolarmente soggiornanti in Italia “ininterrottamente da almeno cinque anni”.
Sempre in tema di immigrazione, il Senato ha reintrodotto nel ddl sicurezza la norma della Bossi-Fini che fissa in un massimo di 60 giorni la permanenza degli stranieri irregolari nei Centri di identificazione per un periodo superiore ai 60 giorni. Il testo previsto dal governo estendeva invece il periodo a 18 mesi.
Vergognoso l’atteggiamento dei nostri senatori, di chi era assente e dei franchi tiratori. Incredibile (ed indecente) questo atteggiamento della nostra maggioranza (?). Una figura veramente misera. Cosi si rovina l’immagine di un governo, con queste sconfitte assurde in aula. E per di più su provvedimenti sacrosanti, come l’estensione del periodo nei cpt a 18 mesi, norma in vigore in tantissime nazioni europee. Facciamo fare bella figura a un’opposizione becera che pure di fronte a misure di buon senso, attuate ovunque, vota contrario ideologicamente.
Un vero schifo, ripeto non siamo nemmeno riusciti a sentirci soddisfatti per una serata….
Ora sinceramente non so cosa accadrà, se vengono ripresentati gli articoli alla camera immagino ci dovrà essere un nuovo passaggio al senato. Insomma tempo perso (sempre che sia questo l’iter scelto). In ogni caso vergogna!
Giorni di bordate dalla sinistra. Razzisti, vergogna, voi volete il male per gli immigrati ecc Insomma le solite banalità sinistrate. I giornali rossi come Repubblica e l’Unità a rinfocolare la polemica, reclamizzando i buonismi lassisti della solita becera sinistra
E oggi cosa si viene a scoprire?
Mentre ieri Walter Veltroni commentava così il «contributo»: «Pagare i permessi di soggiorno? Uno spot demagogico». Scartabellando le correzioni al disegno di legge sicurezza in discussione al Senato, il presidente del gruppo leghista, Federico Bricolo, ha trovato una pepita parlamentare: «Siamo certi che rientreranno tutte le polemiche, anche quelle sul contributo a carico degli stranieri che chiedono e rinnovano il permesso di soggiorno – ha commentato divertito -. D’altra parte ci risulta che anche il Pd ha fatto una richiesta simile con un emendamento…».
Ma dai, non può essere possibile, sarà la solita boutade leghista. E invece
Colpo di scena! La carta preziosa è per l’appunto un emendamento, il numero 39.106 così come risulta agli atti del Senato, ritirato dal Partito democratico questa settimana ma depositato fino all’altro ieri e che infatti risulta ancora nell’elenco con titolo e nomi. Il primo firmatario è il senatore Alberto Maritati, a seguire compaiono le firme di Nicola Latorre, Felice Casson, Gerardo D’Ambrosio, Enzo Bianco per citarne alcuni. Non senatori di primo pelo, insomma. L’emendamento del Pd chiede di istituire il «fondo nazionale rimpatri» per finanziare i programmi di riaccompagnamento «volontario e assistito» dei clandestini che accettano di tornare nel loro Paese con un sostegno. Un incentivo all’autoespulsione.
Ebbene, questo fondo rimpatri, secondo la proposta del Pd, sarà alimentato da «un contributo a carico dei datori di lavoro e degli stranieri richiedenti il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno». La stessa «tassa» prevista dalla Lega, anzi, la stessa parola: «contributo» degli immigrati. E quindi di chi è lo «spot»? Del governo o dell’opposizione?
E ancora
nell’emendamento ritirato infatti si legge: «Con decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, sono determinati l’importo e le forme di versamento». Esattamente quello che prevede l’emendamento del governo al disegno di legge, che nella versione depositata al Senato non indica un ammontare preciso, ma parla genericamente del «versamento di un contributo». L’importo verrà fissato (come aveva suggerito anche il Pd) «con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il ministero dell’Interno». L’emendamento del governo istituisce egualmente un «fondo rimpatri», anche se non viene inteso come cassaforte degli incentivi, ma come budget da distribuire alle questure per il riaccompagnamento dei clandestini. Il fondo rimpatri verrà alimentato dal 50% delle entrate arrivate dal «contributo» sui permessi.
Veramente vergognoso. Questi mentecatti attaccano chi fa una proposta per partito preso e non sanno nemmeno che loro stessi avevano presentato lo stesso identico emendamento. Complimenti al PD!
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Il nuovo anno si apre con l’ennesimo intervento a sproposito di Veltroni che attacca il governo in merito alla sua posizione sulla situazione a Gaza.
Veltroni chiede
al governo di muoversi “per un immediato cessate il fuoco”; fa appello per “un immeditato aiuto umanitario alle popolazioni civili” e perché “la parola torni all’iniziativa politica”
Peccato che tutto questo fosse già stato richiesto dal ministro Frattini il 30 dicembre alle commissioni Estero di Senato e Camera
Secondo Frattini il «primo e indiscusso obiettivo (della comunità internazionale ndr) è quello di un intervento immediato di aiuti umanitari; l’Italia è stato – ha detto il ministro – il primo paese a dare disposizioni in questo senso». Secondo il ministro degli Esteri, l’escalation di violenze è colpa di Hamas: «La comunità internazionale ha affermato e riaffermato il diritto di Israele alla difesa; la presidenza del Consiglio di sicurezza Onu ha anche affermato la necessità di un cessate il fuoco e di un negoziato con la dirigenza palestinese legittima, l’Autorità nazionale palestinese, guidata da Abu Mazen». Frattini ha soggiunto che «il primo ed indiscusso obiettivo di tutta la Comunità internazionale è il cessate il fuoco immediato».
D’altronde Veltroni come poteva saperlo, visto che il 30 era beatamente sdraiato in spiaggia alle Maldive?
Frattini infatti, a differenza di Veltroni che il 30 dicembre si deliziava dei “successi” del Pd nelle calde acque maldiviane — ha commentato Michaela Biancofiore del Pdl — era insieme alla sottoscritta e a molti altri parlamentari di maggioranza e minoranza in Parlamento a riferire dei fatti.
In ogni caso possiamo capire Uolter che piuttosto di decidere una linea comune nel partito preferisce prendersi le pernacchie dicendo banalità di ogni tipo.
E si deve confrontare con un D’Alema che dice
Hamas appresenta una parte importante del mondo palestinese: è impossibile avere una pace senza un qualche coinvolgimento di questa forza
e che nel 2007 quando era al governo sosteneva
Hamas si è reso protagonista di atti terroristici, ma è anche un movimento popolare: per l’Occidente non riconoscere un governo eletto democraticamente, magari mentre andiamo a braccetto con qualche dittatore, non è una straordinaria lezione di democrazia”, aveva sostenuto il ministro degli Esteri. A suo avviso, “è interesse della comunità internazionale evitare di spingere questi movimenti nelle braccia di Al Qaeda
prendendosi le sacrosante critiche di tutto il centrodestra, con Fini soprattutto
E’ incontestabile che Hamas non ha mai ripudiato il terrorismo come strumento di lotta. Lo ha praticato e lo pratica tuttora e si rifiuta di riconoscere lo stato di Israele. Ed è per questo ragioni che l’Unione europea ha inserito Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche.
e altri esponenti del partito come Vernetti che parlano
di azione difensiva. Israele non è un paese guerrafondaio. Se ha colpito Gaza è per colpa di Hamas. Il cessate il fuoco dipende esclusivamente da Hamas
o come Ranieri
Le responsabilità sono comunque da attribuire ad Hamas
Insomma un PD che critica avendo nelle sue fila i dalemiani pro-terroristi e i fassiniani pro-israeliani fa solo compassione
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La nostra amata La Repubblica, gentilmente rinominata Pravda, ci offre spessissimo succose figure di m…. che quasi sempre finiscono nel dimenticatoio.
In una campagna elettorale in cui ha lodato Veltroni anche quando andava in bagno, ha parlato di miracolose rimonte inesistente, ipotizzato un senato ingestibile e parlato sempre male di Berlusconi un giorno se ne uscì con un sondaggio/analisi catastrofica per noi pidiellini.
Ricordiamo il titolo, tragicamente azzeccato: Senato, il grande pareggio
Ecco perché sarà ingovernabile
Ecco il link in tutto il suo splendore
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/sondaggi-2008/sondaggio-senato/sondaggio-senato.html
con tabella esplicativa, delirante a dir poco, in allegato
http://www.repubblica.it/speciale/2008/sondaggi_ipr/seggi_senato.html
Ed ecco alcuni passaggi leggendari
Un Senato difficilmente governabile. O meglio, un’assemblea di Palazzo Madama in cui il Pdl, nell’ipotesi più favorevole a Berlusconi e Fini, potrebbe raggiungere 160 seggi contro i 155 del complesso delle opposizioni (esclusi i 7 senatori a vita) e avere quindi una maggioranza molto risicata, probabilmente insufficiente a garantire la governabilità del Paese.
Infatti ne ha presi 174 eheheh
Da notare, infine, che in nessuna regione (stiamo sempre parlando del Senato) una delle due coalizioni maggiori arriverebbe a superare quota 55%. Nel 2006 questo era successo in Lombardia, Veneto e Sicilia (per il Polo) e in Emilia, Toscana, Umbria, Basilicata e Calabria (per l’Unione).
E infatti il pdl ha preso il premio in lombardia (4 extraseggi, non 1), veneto e anche campania
la prima parte dal presupposto che il Pdl conquisti tutte le regioni in bilico, tranne l’Abruzzo (tenuto dal Pd-Idv); in questo caso, la coalizione guidata da Silvio Berlusconi raggiungerebbe una maggioranza di 5 seggi (160 senatori contro 155 dell’opposizione).
E infatti il pdl ha vinto tutte le regioni in bilico
Ovviamente, lo studio ritiene più probabile che si verifichi una delle due ipotesi iniziali: o quella in cui il Pdl ha 160 seggi contro 155 o quella in cui ne ha 154 contro 161. Ma anche così si tornerebbe a un Senato poco diverso (a parti invertite) di quello che ha causato la crisi del governo Prodi. Senza contare che la maggioranza dei senatori a vita andrebbe ascritta all’opposizione.
LE COMICHEEEEEEEEEE
Insomma, a ricordo dell’imparzialità di La Repubblica, quest’articolo testimonierà per sempre la validità delle analisi di questo giornale.
Addirittura più scandalose di certi editoriali di Scalfari
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Facciamo un po’ di ipotesi alternative, modificando le coalizioni, usando i dati delle politiche 2008.
Ricordo il risultato finale al senato: pdl(147)+lega(25)+mpa(2) 174 seggi – pd(118)+idv(14)+insieme per l’autonomie(2) 134 seggi – udc 3 seggi – altri (vallèe d’aoste-svp-italiani nel mondo) 4 seggi
Ipotesi 1: pdl+mpa senza lega contro pd+idv
camera: pdl+mpa avrebbe avuto lo stesso la maggioranza (38.5% a 37.6%)
senato: i cambiamenti ovviamente sarebbero stati solo al nord (e forse all’estero)
piemonte: avrebbe vinto il pd+idv di poco (3%) . Quindi si sarebbe passati da 13 senatori (pdl+lega) contro 9 senatori (pd+idv) a 7 pdl – 2 lega – 13 pd+idv
lombardia: avrebbe vinto il pdl da solo di poco (2.4%). Si passa da 30 (pdl+lega) vs 17 (pd+idv) a 26 pdl – 8 lega – 13 pd+idv
veneto: avrebbe vinto il pd+idv di poco (3.3%). Si passa da 15 (pdl+lega) vs 9 (pd+idv) a 5 pdl – 5 lega – 14 pd+idv
friuli: avrebbe vinto il pd+idv di pochissimo (0.6%). Si passa da 4 (pdl+lega) vs 3 (pd+idv) a 2 pdl – 1 lega – 4 pd+idv
liguria: avrebbe vinto il pd+idv. Si passa da 5 (pdl+lega) vs 3 (pd+idv) a 3 pdl – 5 pd+idv
trentino: qui il conto non è facile perchè al senato c’erano liste uniche (la lega era dentro il pdl). Ma usando i dati della camera possiamo immaginare che da 3 pdl – 2 pd – 2 svp saremmo passati a 1 pdl – 4 pd – 2 svp
emilia: il pd avrebbe guadagnato un extraseggio. Si passa da 9 (pdl+lega) vs 12 (pd+idv) a 8 pdl – 13 pd+idv
estero: qui è ancora + difficile. Possiamo solo immaginare che il pdl avrebbe potuto perdere il seggio del nordamerica. Si passa da 3 (pdl) vs 2 (pd) vs 1 (altri) a 2 pdl – 3 pd – 1 altri
RISULTATO FINALE: pdl+mpa 148 – lega 16 – pd+idv+insieme per l’autonomie 146 – udc 3 – altri 4
Come vedete la lega sarebbe stata decisiva per qualsiasi ipotesi di governo. Il pdl in caso di alleanza post voto con la lega avrebbe avuto 164 seggi (sei in + del governo prodi e dieci in meno del risultato reale).
Durante la campagna elettorale si era parlato di un’ipotesi di lega da sola in lombardia e in veneto per ottenere sommata con la pdl + seggi di quanti ne avrebbero guadagnati insieme. Un’ipotesi di scuola (tecnicamente non fattibile) che se per la lombardia avrebbe avuto senso (da 30 seggi uniti a 34 divisi), per il veneto sarebbe stato deleterio – causa il non ottimo risultato del pdl – (da 15 seggi uniti a 10 divisi).
Ipotesi 2: pdl+mpa senza lega e pd+insieme per l’autonomie senza idv
piemonte: avrebbe vinto il pdl di poco (2%). Si passa da da 13 a 9 a 13 pdl – 3 lega – 6 pd
lombardia: rispetto all’ipotesi precedente la lega avrebbe ottenuto un seggio in più. 26 pdl – 9 lega – 12 pd
friuli: avrebbe vinto il pdl di poco (3.6%). Quindi sarebbe stato 4 pdl – 1 lega – 2 pd
veneto: avrebbe vinto il pdl di pochissimo (1.1%). Quindi sarebbe stato 14 pdl – 5 lega – 5 pd
emilia-liguria: come nell’ipotesi precedente
campania: il pdl avrebbe ottenuto un ulteriore extraseggio. Si passa da 18 (pdl+mpa) – 12 (pd+idv) a 19 pdl+mpa – 11 pd
puglia: il pdl avrebbe ottenuto un extraseggio. Si passa da 12 (pdl+mpa) – 9 (pd+idv) a 13 pdl+mpa – 8 pd
molise: il pdl avrebbe ottenuto 1 seggio e l’idv avrebbe rubato l’altro al pd. Quindi 1 pdl – 1 idv
sicilia: il pdl avrebbe ottenuto un extraseggio. Si passa da 15 (pdl+mpa) – 8 (pd+idv) – 3 (udc) a 16 pdl+mpa – 7 pd – 3 udc
estero: il pdl avrebbe probabilmente (difficilissimo dirlo) riottenuto il seggio perso in nordamerica della precedente ipotesi. Quindi si ritorna al risultato reale 3 pdl – 2 pd – 1 altri
RISULTATO FINALE: pdl+mpa 169 – lega 18 – pd 120 – idv 1 – udc 3 – altri 4
Vedete quanti seggi avrebbe guadagnato il pdl+mpa rispetto al risultato reale (+20 seggi). Il pd ne guadagnerebbe 2, idv crollerebbe da 14 a 1.
Ipotesi 3: pdl+mpa+lega contro pd+idv+socialisti+sinistra arcobaleno
trentino: come nelle ipotesi precedenti. 1 seggio pdl – 3 csx – 2 svp
piemonte-veneto: come nel risultato reale. 13-9 in piemonte, 15-9 in veneto
lombardia: pdl+lega avrebbero perso 2 extraseggi, sarebbe finita 28-19
liguria: avrebbe vinto il csx. 3 seggi per pdl+lega, 5 per il csx
emilia: il csx avrebbe ottenuto un extraseggio. 8 seggi per pdl+lega, 13 per il csx
campania: pdl+mpa avrebbe perso l’extraseggio. 17 seggi per pdl+mpa, 13 per il csx
abruzzo: avrebbe vinto il csx. Quindi 4 seggi per pdl+mpa, 5 per il csx
sardegna: avrebbe vinto il csx. Quindi 4 seggi per pdl+mpa, 5 per il csx
estero: il csx avrebbe rubato 1 seggio agli italiani nel mondo nel sudamerica. Quindi 3 pdl – 3 csx
RISULTATO FINALE: pdl+lega+mpa 164 – pd+idv+sa+soc 145 – udc 3 – altri 3
Quindi anche con una coalizione allargata del centrosinistra, pdl+lega+mpa avrebbero avuto una buona maggioranza, sufficiente a governare abbastanza tranquillamente.
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senato nazionale 50000 sezioni su 60000
coalizione s.berlusconi 47% (pdl 37.7 – lega 8.2 – mpa 1)
coalizione w.veltroni 38.3% (pd 34 – idv 4.3)
udc 5.7
sa 3.2
destra 2.1
soc 0.9
-Lombardia: +24%
-Piemonte: +10%
-Veneto: +23%
-Liguria: +1% (praticamente completo)
-Friuli: +12%
-Emilia: -13%
-Toscana: -16%
-Marche: -8%
-Umbria: -11%
-Lazio: +2.5%
-Abruzzo: +3%
-Basilicata: -7%
-Calabria: +7.5%
-Campania: +17%
-Molise: -3%
-Puglia: +12%
-Sardegna: +3%
-Sicilia: +24.5%
Probabilmente supereremo i 170 senatori (compresi i seggi all’estero e trentino). Vittoria in extremis in liguria, dovremmo farcela in sardegna e abruzzo e nel lazio ci sarà bagarre fino alla fine.
Una vittoria addirittura al di là delle previsioni, una sconfitta epocale per la sinistra, i comunisti fuori dal governo sono manna dal cielo.
Nei prossimi messaggi: valutazione della + grande rimonta della storia, il confronto centrodestra-centrosinistra complessivo
Dati reali al momento per il senato (ovviamente non sono dati completi, anzi sono molto parziali)
-Lombardia: +29%
-Piemonte: +19%
-Veneto: +23%
-Liguria: +1%
-Friuli: +9%
-Emilia: -13%
-Toscana: -18%
-Marche: -7%
-Umbria: -11%
-Lazio: +8%
-Abruzzo: +4%
-Basilicata: -10%
-Calabria: +11%
-Campania: +15%
-Molise: -2%
-Puglia: +13%
-Sardegna: +1%
-Sicilia: +24%
I dati verranno aggiornati, con l’afflusso dei dati.
Si confermano dati eccezionali per il pdl.
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