Amarcord: quando D’Alema gioiva per l’indulto

17 07 2009

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La sinistra sui temi della sicurezza. Un po’ di amarcord non fa mai male

So che mi fischierete ma io ho votato a favore sull’indulto e l’ho fatto con gioia. Io sono uno di sinistra, vicino ai poveracci e dico: valeva la pena fare questo compromesso

Ricordiamo che l’indulto è stato l’unico atto legislativo sui temi della sicurezza e criminalità del governo Prodi e che ha prodotto una recrudescenza dei reati tra fine 2006 e tutto il 2007. Emergenza sicurezza che non fu mai affrontata dal centrosinistra (non che sia una novità) nemmeno quando a chiederlo fu Veltroni dopo l’atroce delitto Reggiani





Sicurezza: crollo delle rapine in esercizi commerciali -25%

16 07 2009

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Nei primi mesi del 2009 sono calate nettamente le rapine negli esercizi commerciali

Sono calate del 25% le rapine agli esercizi commerciali tra gennaio e aprile 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008, afferma Maroni.Queste rapine, sottolinea il ministro dell’Interno, sono passate da 3.198 a 2.419.

Ricordiamo con nostalgia i bei tempi prodiani quando aumentavano reati come rapine e stupri e il governo era sempre cosi veloce nel produrre provvedimenti per arginare gli allarmi. Erano talmente bravi che riuscivano nell’impresa di far decadere l’unico decreto prodotto sulla sicurezza per errori al suo interno.

Ci manca quella serietà al governo





La sinistra sulla sicurezza: dai decreti prodiani con errori alle critiche demagogiche

4 07 2009

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Segnalo un mio articolo pubblicato oggi sul quotidiano online Il Legno Storto

Attaccano con slogan come “passa l’equazione immigrazione=criminalità”, parlano di “testo sbagliato, ingiusto e inutile”, sperano che il Quirinale possa rimandare indietro il provvedimento, stabiliscono che il ddl è dannoso per il paese, alludono a “riecheggiamenti di leggi razziali”, annunciano “disobbedienza civile”. Insomma un protesta piuttosto omogenea, volontariamente e allegramente demagogica. Ma una domanda sorge spontanea: che cosa hanno fatto loro sui temi dell’immigrazione, della sicurezza e della criminalità?
1 novembre 2007, muore la signora Reggiani a Tor di Quinto, aggredita, violentata e poi uccisa brutalmente da uno sbandato rom.
L’allora sindaco di Roma Veltroni chiede un immediato intervento del governo affermando “Ci vuole un intervento straordinario, d’emergenza. Non si può girare intorno al problema, è una grande questione nazionale che riguarda tutte le grandi città. Rivolgo un appello perché si contribuisca tutti insieme, in Parlamento, a fare nuove norme per la sicurezza”.
L’esecutivo Prodi, tra l’altro non proprio con celerità, porta il decreto in parlamento il 10 dicembre. C’erano già state divergenze nella visione del provvedimento tra l’ala di sinistra e quella più centrista. Il testo arriva al Senato, blindato dalla fiducia. Durante la discussione l’opposizione fa notare che degli articoli nel dl fanno riferimento a normative e trattati che in realtà nulla hanno a che fare con quanto espresso nella legge. Il dl passa, nonostante il voto contrario della senatrice Binetti per le norme anti-omofobia.
Ma il pasticcio tecnico-giuridico è troppo grave, il decreto viene fatto decadere per gli errori al suo interno. È nullo a causa della fretta, delle divisioni e dell’incapacità di chi lo ha scritto. Il Governo decide di rinunciare alla conversione del decreto legge in materia di sicurezza.
Preannuncia un nuovo decreto sostitutivo per fine dicembre. Ma alla fine il decreto non vedrà mai la luce a causa dei litigi all’interno della maggioranza, non uscirà niente dal Consiglio dei Ministri e nulla arriverà in aula. Quindi nonostante un’emergenza denunciata persino dal leader del Pd il Governo non fu in grado di intervenire per un’assoluta mancanza di serietà nel mettere insieme norme e articoli del provvedimento.
In 2 anni di Governo Prodi non c’è stato alcun intervento in temi di sicurezza, criminalità, immigrazione. Il vuoto assoluto.
Il Governo Berlusconi in un anno di vita ha approntato due decreti (uno generale e uno antistupri), ha reso legge dello Stato la normativa antistalking e ora questo ddl sicurezza, comprensivo di norme su criminalità. Immigrazione, lotta alla mafia, degrado sociale, accattonaggio eccetera.
Possono gli incapaci protagonisti del nulla totale in temi di sicurezza definire inutili e dannosi i provvedimenti che l’Italia richiedeva da anni? Possono criticare dal basso dei loro precedenti in materia?





Tutte le norme dell’ottimo Ddl Sicurezza, approvato oggi

2 07 2009

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Ecco tutte le norme del Ddl sicurezza, diventato legge dello Stato….

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600 ordinanze dei sindaci in seguito al decreto Maroni (e molte nelle regioni rosse)

23 03 2009

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Anci ha presentato un report sull’attuazione e sui provvedimenti dei sindaci seguiti al decreto Maroni che ha allargato le competenze e i poteri dei sindaci in merito alle ordinanze su sicurezza e decoro. Ecco i risultati

Il 66,7% delle ordinanze comunali sulla sicurezza urbana, rese possibili dai nuovi poteri previsti dal decreto Maroni, e’ stato emesso da Sindaci del Nord Ovest e del Nord Est (rispettivamente il 40,3% e 26,4%). Solo il 6,7% delle ordinanze e’ stato firmato dai Sindaci delle Isole, mentre nel Centro e Sud le ordinanze adottate sono rispettivamente l’11,7% e il 14,9% del totale. E’ la fotografia che emerge dall’indagine che Anci e Cittalia hanno condotto analizzando piu’ di 600 ordinanze, emesse in base al decreto che ha ampliato i poteri di ordinanza dei sindaci. I risultati dello studio saranno presentati ufficialmente oggi lunedi’ 23 marzo a Novara, nel corso di un convegno organizzato da Anci al quale interverra’ il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Da quando il decreto del ministro dell’Interno e’ entrato in vigore, lo scorso 5 agosto, il tema maggiormente regolato dai primi cittadini e’ stato il divieto di prostituzione (16%), seguito dal divieto di consumo di somministrazione di bevande (13,6%), dal vandalismo (10%) e dall’accattonaggio molesto (8,4%). Secondo l’indagine, e’ la Lombardia la regione in cui si registra il maggior numero di ordinanze: in 82 comuni (il 5,3% dei comuni lombardi) sono stati emessi 144 provvedimenti. Significativi i dati di Emilia Romagna, Toscana e Veneto, in cui, pur essendo stato emesso un numero assoluto inferiore di ordinanze (rispetto alla Lombardia), si registrano percentuali piu’ elevate di coinvolgimento dei comuni. Infatti, il 7,6% dei comuni emiliano- romagnoli, il 7,7% dei comuni toscani e l’8,6% di quelli veneti hanno assunto provvedimenti in materia di sicurezza sulla base della legge e del decreto del Ministero dell’Interno.

Da segnalare il largo uso di questi “nuovi” poteri da parte dei sindaci, segno che certi problemi non sono solo propaganda. Rilevante il dato sulla differenza sostanziale tra Nord e Sud. Sorprendenti i risultati delle regioni rosse come Emilia Romagna e Toscana, visto che la sinistra aveva criticato inizialmente il provvedimento. Evidentemente certe richieste di poteri da parte dei sindaci non erano cosi campate in aria

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Lavori parlamentari: arriva il federalismo fiscale alla Camera e il testamento biologico al Senato

16 03 2009

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Con quest’articolo apriamo una nuova rubrica che speriamo di poter continuare ogni settimana: il punto sui lavori parlamentari.

I passaggi più importanti sono sicuramente l’arrivo del testamento biologico al Senato (votazione definitiva la settimana prossima) e del federalismo fiscale alla Camera (dovrà poi ritornare al Senato in seconda lettura). Nelle commissioni particolarmente importanti sono i passaggi per i DL anti-crisi e anti-violenze alle donne e il DDL sulla sicurezza (già votato al Senato)

Durante la settimana si discuteranno al Senato in aula

-Legge Comunitaria 2008

-Consenso Informato (Testamento Biologico)

-DL Misure in materia elettorale (Election Day) che scade il 29 marzo, già approvato dalla Camera, in seconda lettura al Senato

Nelle Commissioni (tra parentesi per ogni ddl/dl la commissione in cui se ne discuterà)

-Legge quadro sulla qualità architettonica (istruzione)

-Misure contro la prostituzione (affari costituzionali e giustizia)

-Misure in materia di usura (giustizia)

-Tutela dei lavoratori esposti all’amianto (lavoro)

-Misure per il lavoro pubblico – collegato a Finanziaria 2009 – ,già approvato dalla Camera (affari costituzionali e lavoro) –

-Misure contro il mobbing (lavoro)

-Riforma legislazione in materia portuale (lavori pubblici)

-Misure per sviluppo e internazionalizzazione imprese, già approvato dalla Camera (industria)

-Responsabilità professionale del personale sanitario (igiene e sanità)

-Utilizzo defribillatori automatici e semiautomatici (igiene e sanità)

-Sostegno a ricerca e produzione di farmaci (igiene e sanità)

-Disciplina delle medicine non convenzionate (igiene e sanità)

-Prevenzione delle frodi nel credito al consumo (finanza)

-Misure contro atti persecutori, già approvato dalla Camera (giustizia)

-Misure in materia di usura (giustizia)

Alla Camera saranno discussi in aula:

-Intercettazioni telefoniche

-Delega al governo sul federalismo fiscale, già approvato dal Senato

-Reato di molestie inesistenti

Nelle commissioni:

-DL misure sulla produzione lattiera, scade il 6 aprile, già approvato dal Senato (agricoltura)

-DL sostegno settori industriali in crisi, scade il 12 aprile (finanze e attività produttive)

-DL contrasto della violenza sessuale, scade il 25 aprile (giustizia)

-Governo del territorio (ambiente)

-Disposizioni in materia di pubblica sicurezza, già approvato dal Senato (affari costituzionali e giustizia)

-Misure contro la pedofilia (giustizia)

-Reati ministeriali (giustizia)

-Non equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie a quella in fisioterapia, già approvato dal Senato (cultura)

-Titoli e marchi di identificazione dei metalli preziosi (attività produttive)

-Aggregazione di comuni alla provincia di Monza&Brianza, già approvato dal Senato (affari costituzionali)

-Cure Palliative (affari sociali)

-Norme in favore di lavoratori con familiari disabili (lavoro)

-Misure contro la violenza sessuale (giustizia)

-Class Action (giustizia)

-Sicurezza stradale, con comitato ristretto (trasporti)

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La mancanza di temi-bandiera nel PDL attuale

10 01 2009

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Bisogna ammetterlo, la Lega la fa da padrona nel rendere mediatici i propri cavalli di battaglia. Ma non è solo perchè sono abituati a creare grandi polveroni e a partire a testa bassa su alcuni temi. Ma anche perchè oggettivamente la Lega ha 4-5 argomenti cardine che segue con entusiasmo e impegno.

Lo vediamo tutti i giorni con le varie discussioni su federalismo, sicurezza, immigrazione, questione settentrionale.

Invece il PDL che della comunicazione dovrebbe essere protagonista annaspa senza degli obiettivi a breve termine. Il problema è che evidentemente non ha temi bandiera da conseguire al momento. All’inizio della legislatura con ICI e rifiuti a Napoli si sono ottenuti ottimi risultati ma adesso sembra mancare una bussola nell’azione del governo.

Perchè bisogna dirlo, attualmente il tema che sembra più a cuore del PDL è la giustizia. Ovviamente è da riformare e un’azione legislativa in tal senso è la benvenuta. Ma parliamoci chiaro, non è uno di quei temi popolarissimi tra la gente. Insomma il PDL sembra essere in difficoltà nel mettere in calendario nuove riforme e non riuscire a recuperare i suoi cavalli di battaglia.

Temi storici come l’abbassamento delle tasse non sono raggiungibili nel breve termine per via del debito colossale del paese. Proposte sugli sprechi pubblici come l’abolizione di enti inutili come le province, le comunità montane ecc sono finiti nel dimenticatoio, per il diktat degli alleati. Un’incredibile occasione persa per attirare consenso e rimpinguare le casse statali. Sul lato economico-sociale, nonostante i buoni interventi, manca una svolta rapida e decisa verso un riformismo necessario. La proposta di equiparazione dell’età pensionabile, che per forza di cose ovviamente non è cosi sentita dalla popolazione, è stata comunque rimandata. Andrebbe rivista in una complessiva nuova riforma delle pensioni (discutendo anche di un adeguamento di quelle anticipate)

Sulla scuola e l’università la Gelmini si è impegnata e l’ultimo decreto sull’università è stato ampiamente apprezzato. Servirebbe un nuovo scatto, tracciato da questa via ma ho paura che le polemiche insulse dell’ondina e della sinistra potrebbero bloccare nuovi interventi in tal senso. E un provvedimento come l’abolizione del valore legale della laurea, auspicato in ampi settori della maggioranza, non raggiunge mai il consiglio dei ministri.

Giorni fa Cicchitto ha detto che i prossimi temi da affrontare sono meridione e presidenzialismo. Premesso che il meridione ha ovviamente bisogno di interventi (ma non dell’ennesimo assistenzialismo) non mi sembra ci sia stata una discussione nè proposte in tal senso. E il presidenzialismo pare già essersi arenato, ben più facile sarebbe riprendere una riforma complessiva costituzionale anche attingendo dalle proposte della scorsa legislatura per evitare un nuovo referendum. La riduzione dei parlamentari, la velocizzazione dell’iter delle leggi nelle camere, la separazione delle funzioni tra Senato e Camera sono interventi auspicabili e apprezzati da molti. Almeno da questo lato bisogna agire in velocità.

Anche sul lato delle liberalizzazioni non sembra esserci uno sprint complessivo. Si era discusso di quella dei servizi pubblici locali e qualcosa c’è in finanziaria. Poco sviluppato e male reclamizzato. Ora si è aperto con il caso Malpensa una buonissima prospettiva per la liberalizzazione dei diritti di voli su alcune rotte e in accordo con i bilaterali ridiscussi. Altra eventualità che sarebbe apprezzata dai consumatori. Sfruttiamo il momento.

Sui temi etici il nulla assoluto. Nemmeno sul testamento biologico dove il consenso è più bipartisan si muove una foglia. Sui diritti per le coppie di fatto, i didore di Brunetta e Rotondi subito c’è stata polemica con un blocco preventivo.

E non solo in Forza Italia ma anche in An, le proposte singole sono abbastanza ma non c’è un argomento più generale da portare avanti. Tra gli uomini di Fini ci sono addirittura meno cose da rivendicare e meno ancora da sostenere, il massimo ottenuto sembrano essere i soldati nelle città (ottimo intervento da prolungare).

Con un ministro alle infrastrutture ci si aspetterebbe un impegno totale per la riapertura dei cantieri e per nuove grandi opere. La recente riunione del Cipe è quasi finita nel dimenticatoio anche se in effetti i soldi sono stati stanziati. Ma più che proposte di nuove opere servirebbe mettere mano a soluzioni per evitare i cantieri infiniti, i ricorsi continui al Tar, le continue richieste di adeguamenti ecc

Insomma l’azione del governo finora è stata positiva ma è necessario che non sia solo la Lega a dettare la linea. Che il PDL riprenda il proprio ruolo di guida e agisca con determinazione per un vero riformismo, non badando agli starnazzamenti di un quasi defunto PD e ai lamenti dei vari sindacati.

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