Nasce un nuovo partito comunista. Ne sentivamo la mancanza…

4 07 2009

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Marco Rizzo, appena espulso dal Pdci, ha presentato un nuovo partito

“Sinistra popolare”. Non semplicemente un quinto partito con la falce e il martello “di cui non si sentiva la necessità”, espressione di una sinistra “poltroniera ed elettoralista” (anche se il simbolo, quadrato, rappresenta appunto la falce e martello gialla in campo rosso), ma un “progetto popolare aperto perché la sinistra è slegata dal popolo e la politica è ormai un ingranaggio che gira a vuoto perché non entra più in contatto con la società”. Una sorta di “lobby morale” sui comportamenti della sinistra il cui “primo comandamento” è: “Chi fa politica non lo deve fare per migliorare la sua condizione socio-economica”. Se poi uno un lavoro non c’è l’ha e deve vivere di politica allora “lo stipendio da parlamentare deve essere uguale a quella di un lavoratore”. “Dopo due sconfitte elettorali è giunto il momento di cambiare il registro – tuona Rizzo -. Perché se la gente non ci vota più c’è un motivo, non si può dire che non ci ha capito. Magari diciamo che non ci ha capito del tutto, perché altrimenti andava anche peggio”.

Quindi ricapitoliamo di partiti comunisti abbiamo rifondazione, pdci, il movimento per la sinistra di vendola (non ancora disciolto), sinistra critica, partito comunista dei lavoratori e ora sinistra popolare. Senza contare i micromicromicropartitini come partito marxista leninista ecc

Non c’è che dire, l’ennesimo eccezionale contributo rosso alla politica





I soliti comunisti: purghe staliniane, complotti e l’ombra della P2

25 06 2009

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In questi giorni è andata in scena una di quelle dispute tipiche dei comunisti. Un connubio piuttosto esilarante con simil venature staliniane, purghe rosse, complotti ecc. Insomma i soliti rossi.

Cosa è successo? Tutto parte dalle accuse di Marco Rizzo, comunista tout court, uno dei peggiori, difensore di Castro, nostalgico del regime sovietico

Diliberto renda conto della sua amicizia con uno della P2. Ho chiesto conto degli incontri di Diliberto con massoni ex P2. Da tempo la mia posizione critica sulla partecipazione dei comunisti al governo Prodi, alla pessima scelta dell’Arcobaleno e alla recente e mal gestita unità dei comunisti è stata tanto mal sopportata dalla dirigenza quanto apprezzata dai militanti di base. Guarda caso la situazione è precipitata proprio ora, immediatamente dopo l’aver fatto notare al segretario Diliberto- dice Rizzo, che è stato convocato dalla commissione di garanzia del partito – che un puzzle di iniziative pubbliche locali da lui svolte nel tempo lo vedevano sempre “accompagnato” da un volto noto della P2 (ndr si tratta di Giancarlo Elia Valori)

La risposta non si è fatta attendere

Marco Rizzo è fuori dai Comunisti italiani. La decisione è stata messa a verbale ieri dalla commissione di Garanzia del partito. L’accusa è quella di aver tenuto «comportamenti ostili» al Pdci durante l’ultima campagna ufficiale. Tradotto: di aver aiutato l’Italia dei Valori, e questo nonostante fosse anche candidato nelle liste dei Comunisti italiani. Rizzo, infatti, avrebbe dato il suo aiuto a Torino a Gianni Vattimo in corsa per Strasburgo, nelle liste del partito di Di Pietro.

Nel particolare sarebbe emerso

in maniera inequivoca come negli ultimi anni di vita del Partito, in modo continuativo Marco Rizzo abbia perseguito obiettivi strategici diversi da quelli decisi ed approvati negli organismi del PdCI, di cui esso stesso faceva parte, comportamenti che esulavano dal libero dibattito e dal confronto politico tra compagni, ma erano protesi al frazionismo interno.

E sugli incontri con Valori ecco la risposta

Incontri che, è la controreplica, erano occasioni pubbliche, nelle quali erano presenti i personaggi più disparati. Alla fine comunque tutto finirà in tribunale: il segretario del Pdci ha infatti intenzione di querelare l’ex compagno di partito.

Ma Rizzo contrattacca

Diliberto è l’unico segretario di partito che non si dimette mai e ora strizza anche l’occhiolino ai poteri forti. Quello che ho detto sono fatti – si difende Rizzo in vista della querela – basta cliccare su internet per verificarli.

Che dire? Come faremmo senza i comunisti, le loro accuse reciproci e i soliti metodi di staliniana memoria?





Perugia, Terni, Pescara, Teramo, Campobasso: chi vincerà alle comunali?

3 06 2009

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Inizio oggi una serie di analisi su chi vincerà in determinati comuni. Avevamo già fatto quest’analisi per comunali e provinciali (che sono tra l’altro gli articoli più letti da mesi). Questa volta li facciamo tenendo conto di chi appoggerà i vari candidati. Alcune indicazioni: i dati riferiti alle precedenti comunali si riferiscono ai voti ai partiti (non ai vecchi candidati sindaci) e sono la somma dei partiti coalizzati nelle prossime amministrative (non in quelle precedenti). Comunisti indica Rifondazione+Pdci. Il valore dei comunisti alle politiche ’08 è stabilito come 2/3 del voto della Sinistra Arcobaleno. La dicitura Centrodestra se l’Udc è coalizzato contiene anche il partito di Casini. I colori delle città indicano chi l’ha governata negli ultimi 5 anni (rosso centrosinistra, blu centrodestra)

Ecco le prime 5 città analizzate

Pescara
Candidati
Mascia (Pdl, Lega, Udc, Mpa + Altri)
Alessandrini (Pd, Idv, Sinistra&Libertà + Altri)
Acerbo (Comunisti)

Comunali ’08 (voti ai partiti)
Centrodestra 41.6 – Centrosinistra 51.3 – Comunisti 2
Politiche ’08
Centrodestra 48.8 – Centrosinistra 43.4 – Comunisti 2.2

Teramo
Candidati
Brucchi (Pdl, Lega, Udc, Mpa + Altri)
Albi (Pd, Idv, Sinistra&Libertà)
Santacroce (Comunisti)

Comunali ’04 (voti ai partiti)
Centrodestra 52.8 – Centrosinistra 44.2 – Comunisti 3
Politiche ’08
Centrodestra 49.1 – Centrosinistra 43.3 – Comunisti 2

Perugia
Candidati
Boccali (tutto il centrosinistra)
Sbrenna (Pdl, Udc)

Comunali ’04 (voti ai partiti)
Centrodestra 29.7 – Centrosinistra 67.1
Politiche ’08
Centrodestra 39.3 – Centrosinistra 53.8

Terni
Candidati
Di Girolamo (tutto il centrosinistra)
Baldassarre (Pdl, Udc)

Comunali ’04 (voti ai partiti)
Centrodestra 28.8 – Centrosinistra 69.7
Politiche ’08
Centrodestra 39.4 – Centrosinistra 54.7

Campobasso
Candidati
Di Bartolomeo (Pdl, Mpa, Udc, Udeur)
Massa (Pd)
Izzi (Comunisti)
Romano (Idv)

Comunali ’04
Ds+Margh 45.3 – Centrodestra 36.8 – Comunisti 3.8
Politiche ’08
Pd 17.9 – Idv 27.7 – Centrodestra 47.6 – Comunisti 1.5

Analisi

A Pescara veniamo dalle dimissioni (più o meno decise da altri) di D’Alfonso (un solo da sindaco), plurinquisito per reati legati a corruzione. In ogni caso era un sindaco piuttosto amato. In teoria il centrodestra potrebbe vincere sin dal primo turno, forte delle elezioni anticipate per un fatto giudiziario (anche giocando sul fatto che mi sembra La Destra non si presenti). In caso di ballottaggio la questione potrebbe cambiare. Mia previsione: centrodestra al primo turno

A Teramo il sindaco uscente è l’attuale governatore Chiodi. Anche qui, in base allo storico dei voti, la vittoria al primo turno è plausibile e anche in caso di ballottaggio il centrodestra è favorito. Mia previsione: centrodestra al primo turno

A Perugia il centrosinistra è unito ma onestamente le percentuali di 5 anni fa mi sembrano non ripetibili. Alcuni sondaggi danno addirittura la corazzata rossa sotto il 50% con il candidato di centrodestra non molto lontano. In ogni caso un eventuale vittoria in queste zone sarebbe storica ma la ritengo poco fattibile; ci sarà comunque una caduta di consenso nel centrosinistra. Mia previsione: centrosinistra al primo turno

A Terni ci troviamo nelle stesse condizioni di Perugia (persino più plebiscitarie le percentuali di 5 anni fa). Mia previsione: centrosinistra al primo turno

A Campobasso la situazione è veramente confusa, il centrosinistra è completamente diviso. Il centrodestra potenzialmente potrebbe vincere persino al primo turno, forte delle divisioni nell’altro campo. In caso di ballottaggio le cose cambierebbero in caso di accordo tra idv, pd e comunisti. Mia previsione: centrodestra al ballottaggio (sul candidato dell’Idv)





Tabella Riassuntiva Sondaggi: Pdl vicino al 40%, bene Lega e Idv

21 05 2009

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Pubblichiamo la tabella dei sondaggi con gli ultimi 6 sondaggi pubblicati dai vari istituti con relativa media e confronto con i dati della Camera 2008 e la precedente media

Clicca sull’immagine per ingrandirla (e vedere anche i precedenti sondaggi)

ifl

La media vede delle piccole variazioni rispetto alla scorsa rilevazione. Ricordo sempre che dipende dai sondaggi che vengono presi in considerazione nel periodo rilevato (per esempio Ispo è la casa di sondaggi che più sbaglio per le politiche 2008).

In ogni caso leggero calo per il Pdl (-0.5), forse dovuto alle recenti notizie con protagonista il premier. Guadagna lievemente la Lega (+0.2), ormai da settimane vicino al 10%. Nel centrosinistra ricomincia a scendere il Pd (-0.55) ma la sua discesa viene compensata dalla buona performance dell’Idv (+0.5). Crescono i Radicali, sempre piuttosto snobbati dai sondaggisti (+0.3). Stabile anche l’Udc intorno al 6% (+0.2). A sinistra cambia pochissimo e le 2 liste non riescono ad avvicinarsi all’asticella del 4% (Comunisti =, S&L +0.1). Il polo L’autonomia viene incredibilmente non rilevato da alcuni sondaggi e non si capisce perchè, visto che potenzialmente ha discrete possibilità come le liste di sinistra di raggiungere il quorum (-0.5).

In generale le percentuali ormai sono abbastanza stabili da settimane, non si rilevano scossoni. Il centrodestra è vicino al 50% , quasi 15 punti più avanti del centrosinistra (dove il Pd smette di perdere ma non guadagna nulla dall’Idv in salita)





I comunisti si riuniscono, gli sconfitti dalla storia non vogliono soccombere

28 03 2009

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E’ stata annunciata la riunione di Rifondazione Comunista e Pdci. Tornano quindi i comunisti in un’unica lista

Dopo oltre dieci anni di separazione, i Comunisti italiani e Rifondazione comunista ritentano un percorso comune. Oggi a Roma Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto hanno presentato la lista unitaria per le elezioni europee anche insieme a Socialismo 2000 di Cesare Salvi e ai Consumatori uniti di Bruno De Vita. Una lista “anticapitalista”, come recita il documento diffuso alla stampa, con l’auspicio di non limitarsi ad un cartello elettorale imposto dallo sbarramento del 4%

Curiosa la presenza di Salvi che in pochi mesi è passato dal Pd a Sd fino ai comunisti.

Dichiarano che la loro avventura non finirà con le europee

Le forze che danno vita alla lista si impegnano a continuare il coordinamento della loro iniziativa politica anche dopo le elezioni europee

Il simbolo sarà costituito da

una bandiera rossa con la falce e martello gialla, su uno sfondo bianco. Sopra la scritta “Rifondazione”, sotto “Comunisti italiani”. Tutto intorno un anello rosso, con le scritte “Socialismo 2000” e “Consumatori uniti”.

L’obiettivo è

Costruire la sinistra in Italia e in Europa. Chi vota questa lista sa cosa vota. Noi aderiremo al gruppo unito della sinistra in Europa, che fa opposizione politica al trattato di Maastricht e al trattato di Lisbona, che sono all’origine di questa crisi economica”. Una sinistra “che unisce le forze che vogliono battersi per un’alternativa di sistema” Finalmente i comunisti tornano a presentarsi uniti alle elezioni dopo tanti anni. Torna la falce e martello sulle schede; o meglio, per la prima volta da tanto tempo ci sarà solo ‘una’ falce e martello

Rimane fuori Sinistra Critica che con Cannavò dice

Avevamo proposto  una lista che avesse una simbologia rinnovata, seppur riconoscibile, con candidature espressione del conflitto sociale e dei movimenti, con un codice etico per i candidati e le candidate, con una visibile alternatività al Pd e al centrosinistra italiano a partire dalla rimessa in discussione della politica di alleanze locali. Questo purtroppo non è stato

Riusciranno i comunisti a raggiungere il quorum. Fa comunque pena vederli aggrappati a un simbolo e a un’ideologia cosi vecchia e ormai sconfitta dalla storia. Dovremo sorbirci ancora per anni le loro sparate, la loro difesa di Cuba, le bandiere bruciate, i cori ignobili?





9 partiti di ispirazione comunista in Italia. Ma i voti?

25 01 2009

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Dopo l’annuncio di ieri di Vendola, la galassia rossa si fa sempre più folta

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Scissione in Rifondazione? Ci saranno più partiti comunisti che comunisti

9 01 2009

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In parlamento non ci sono più (per fortuna) ma ogni tanto, con profonda pena per loro, qualche notizia dalla galassia rossa bisognerà pur riportarla.
Dichiara l’ex segretario Giordano

Non ci sono più le condizioni per restare in questo partito così come è diretto e gestito. Il partito si muove in una nicchia politica iper-minoritaria, con l’azzeramento culturale di ogni innovazione sperimentata in questi anni. Un partito che purtroppo ha nostalgia del muro di Berlino. Se non si ferma questo degrado e se non nasce una lista unitaria della sinistra alle elezioni europee, per bloccare la frantumazione in atto non rimane altra strada che la scissione.

Ferrero risponde stizzito

Paolo Ferrero, segretario del Prc, ribadisce la sua volontà di una “gestione unitaria del partito” a fronte di nuove voci di scissione da parte della minoranza vendoliana che, ammette, “temo possa esserci ma non capisco a cosa servirebbe. Costruire un altro partito, mentre proponiamo l’unità della sinistra sarebbe ridicolo

Insomma ci toccherà vedere in futuro ben 5 partiti comunisti? Rifondazione di Ferrero, il nuovo partito vendoliano, i comunisti di Diliberto, Sinistra Critica e il Partito Comunista dei Lavoratori.

Ci saranno più partiti comunisti che comunisti. In ogni caso il disfacimento comunista non può che renderci contenti, meno conteranno in futuro meglio sarà per l’Italia

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Diritto di tribuna ai comunisti? NO!

5 05 2008

Il neo presidente del Senato, Schifani, se ne è uscito con una dichiarazione a favore della ricerca di una qualche forma di diritto di tribuna agli esclusi dal parlamento, come comunisti, verdi, socialisti. Una certa stampa di centrosinistra si è subito accodata e già si studia l’eventuale fattibilità della cosa.
Qui gli sviluppi della proposta

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=HZLBP

Capisco una certa preoccupazione di possibili rigurgiti di lotta nelle piazze senza i comunisti in parlamento ma se c’è una cosa universalmente riconosciuta da tutti che le elezioni del 13-14 aprile han regalato agli italiani è la riduzione dei partiti politici. Poi per noi di centrodestra la scomparsa dei comunisti è un sogno. Senza gli antistorici, conservatori, fuori dal mondo comunisti e i no a prescindere verdi l’Italia può solo ricevere effetti positivi. Non se ne sentirà la mancanza, è anche grazie a un loro certo modo di vivere la politica che l’Italia è alla deriva (prendendo spunto dal nuovo libro di Rizzo&Stella). E una volta che finalmente ce li siamo tolti dalle scatole, dobbiamo farli rientrare dalla finestra? Capisco l’intento bipartisan, anche un po’ da carità ai bisognosi e magari preventivo ma perchè diavolo dobbiamo salvare i compagni? Che hanno loro più degli altri?

Questo tipo di buonismo (in questo caso parlamentare) lasciamolo agli altri

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Sinistra Arcobaleno, più la mandi giù più ti tira su

1 04 2008

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Iniziamo oggi le nostre analisi sui vari partiti e su come potranno andare al Senato. Partiamo dalla Sinistra Arcobaleno, probabilmente il partito che sarà più decisivo per un’eventuale vittoria del PDL al Senato. Ecco i dati regione per regione della Sinistra Arcobaleno alle scorse elezioni. Ricordiamo che nel 2006 i partiti comunisti ebbero un exploit in molte regioni al Senato perchè la lista Ulivo non era presente nella scheda (vi erano Ds e Margherita).

Le percentuali della Sa vengono calcolati sommando i risultati di Rifondazione Comunista+Insieme per l’Unione al senato e ancora Rif.Com+PDCI+Verdi alla camera.

Il dato nazionale alla camera nel 2006 fu 10.2% e al senato 10.3%. Gli ultimi sondaggi della scorsa settimana davano la sa intorno al 6.5; quindi circa 4 punti in meno rispetto al 2006, risultato plausibile considerando la penosa campagna elettorale della Sa (praticamente non si sentono)

Lombardia – Sen. 11.8% / Cam 9.4% . In questa regione è decisivo il ruolo del partito, se raggiungesse il quorum penalizzerebbe il PDL, togliendogli la possibilità di prendere eventuali extraseggi. Ad occhio togliendo un 4% alla media dei risultati tra Camera e Senato (10.6%) starebbe abbastanza sotto il quorum (6.6%). La Lombardia storicamente non è un fortino rosso, ci sono anche i partitini con la falce e martello a fare concorrenza, mia previsione: NO quorum in regione

Piemonte – Sen. 12.5% / Cam 11.2%. Qui in teoria dovrebbe vincere il PDL, quindi se la Sa superasse il quorum penalizzerebbe il PD. In regione la sinistra radicale è sempre stata forte, c’è stato anche il gesto di Diliberto pro operaio. La media 2006-previsione 2006 passerebbe da 11.85% a 7.85%. Insomma siamo al pelo, mia previsione: SI quorum in regione (2 senatori)

Veneto – Sen. 8.7% / Cam 7.2%. Direi che in veneto la Sa non ha alcuna possibilità di superare il quorum, abbassando la media nazionale 2006 ai sondaggi 2008. Qui non è importante, lo è invece l’Udc di cui parleremo nei prossimi giorni. Mia previsione: NO quorum in regione

Friuli – Sen. 10% / Cam. 8.6%. Qui dovrebbe vincere il Pdl, anche se l’effetto amministrative probabilmente favorirà una risalita del Pd. Pare difficile che la Sa mantenga i valori del 2006, se lo facesse ruberebbe un senatore alla coalizione sconfitta. Mia previsione: NO quorum in regione

Liguria – Sen. 12.2% / Cam. 11.8%. Regione importantissima, è tra quelle in bilico. Vedendo i dati, la Sa con le proporzioni nazionali sarebbe al pelo per il quorum. In regione è forte la componente operaia e in parte antagonista. Rischia però erosioni ancora più a sinistra. Se passasse il quorum toglierebbe un senatore alla coalizione perdente. Il PD per vincere deve togliere più voti possibili alla Sa quindi un’ipotesi sotto il quorum non è affatto azzardata ma il radicamento in regione mi fa dire SI quorum in regione (1 senatore)

Emilia Romagna – Sen. 13% / Cam. 10%. In teoria sarebbe al pelo anche qui ma in regione ci sono già stati appelli al voto disgiunto (pd alla camera, sa al senato) perchè la sa sopra il quorum toglierebbe 2 senatori al PDL (sicuro sconfitto in regione). Gli apparati elettorali del PD, nonostante una prevedibile grande vittoria di Veltroni in regione, riusciranno ad aiutare la Sa a farcela. Mia Previsione: SI quorum al senato (2 senatori)

Toscana – Sen. 16% / Cam. 13.4%. E che ne parliamo a fare? Mia previsione: SI quorum al senato (2 senatori)

Umbria – Sen. 14.8% / Cam. 12.7%. Anche qui non dovrebbero esserci problemi. Mia previsione: SI quorum al senato (1 senatore)

Marche – Sen. 13% / Cam. 10.8%. Regione molto importante, non è propriamente tra quelle in bilico ma il PD per vincerla dovrà sudare, se la sa superasse il quorum ruberebbe un senatore agli sconfitti. In teoria dovrebbe passare il quorum ma io credo che proprio per la paura di un’eventuale ribaltone pro PDL ci sarà un maggior drenaggio. Rischio ma la mia previsione è: NO quorum al senato

Abruzzo – Sen. 10.9% / Cam. 10.5%. Vale lo stesso ragionamento delle Marche e raddoppiato in questo caso, perchè la regione è ancor maggiormente a rischio. Inoltre la media di partenza è 10.7%, proporzionata ai sondaggi la porta sotto il 7%. La mia previsione è: NO quorum al senato

Lazio – Sen. 13.1% / Cam. 12.2%. Regione che ci terrà svegli fino a tarda notte vista la situazione di totale pareggio, indicata dai sondaggi regionali. La media di partenza è molto alta, il drenaggio sarà fortissimo ma credo che seppur di poco dovrebbe farcela. La mia previsione è: SI quorum al senato (2 senatori)

Campania – Sen. 10.3% / Cam. 11%. Il PD dovrebbe crollare causa Bassolino, dove andranno i voti che perderà? Ai comunisti che ovviamente punteranno sul loro lato no a tutto (incineratori) e sulla bonifica delle discariche, al PS di Boselli, all’UDC De Mitiano o direttamente al PDL. Secondo me cavalcando la protesta e l’opposizione a discariche ecc ce la potrebbe fare seppur di poco ma al Senato in regione c’è una lista leninista-marxista che nel 2006 prese l’1%. Aggiungiamoci Turigliatto e Ferrando con i loro partiti e a mio avviso al momento: NO quorum al senato (tra l’altro in caso di forte vittoria del PDL potrebbe portare all’extraseggio)

Puglia – Sen. 9% / Cam. 9.5%. Nonostante Vendola presidente di regione pochissime possibilità di superare il quorum. Mia previsione: NO quorum al senato

Basilicata – Sen. 11.2% / Cam. 11.5%. Altra regione a rischio per il PD. Il partito di Veltroni dovrebbe perdere un po’ di voti in regione, bisogna chiedersi se andranno verso la SA o verso l’UDC. Al momento penso che la SA ce la farà per pochissimo: SI quorum al senato (1 senatore)

Calabria – Sen. 11.3% / Cam. 11.5%. Regione incertissima. Anche qui credo che il centrosinistra nel complesso perderà voti rispetto al 2006, anche basandoci sulla situazione regionale (Loiero e altri inquisiti). Ma credo che eventuali voti del PD in uscita andranno verso UDC e socialisti (forti in regione). La mia previsione: NO quorum in regione

Sicilia – Sen. 7.9% – Cam 7.9%. Già nel 2006 non aveva l’8%, figuriamoci adesso. NO quorum in regione

Sardegna – Sen. 12.6% – Cam 11.3%. Regione molto importante, anche qui ci sarà drenaggio pro PD (ma non fortissimo causa Soru) ma la Sa dovrebbe farcela. SI quorum in regione

Evitiamo le analisi di Molise, Val d’Aosta, Trentino ed Estero per limitatezza regioni, sistema elettorale diverso e mancanza di dati sul 2006.

Insomma riepilogando il Fazioso gufa la SA praticamente ovunque, come da titolo peggio va meglio è. Ma attenzione che non scompaia completamente perchè vorrebbe dire che il PD se l’è mangiata. Un dato nazionale tra il 5.5% e il 7% sarebbe ottimo per il PDL.

Molto importante sarebbe un mancato quorum dove il PDL perderà (soprattutto nelle regioni in bilico che dovesse perdere). Il sogno sarebbe il mancato quorum in Emilia e Lazio. E un probabile brutto risultato in Lombardia regalerebbe extraseggi decisivi al PDL+Lega.