Il grande ritorno di Villari: attacca i leader del Pd e afferma “Io punito come uno stupratore seriale”

20 08 2009

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Il mitico Riccardo Villari che oggettivamente sul caso della Vigilanza Rai ci dimostrò la totale incapacità della sinistra oltre a farci ridere alla grande per giorni per la sua espulsione staliniana dal partito torna alla grande con un’intervista a Italia Oggi

Attacca leader e partito con etichette per tutti

Politicamente si può dire che Veltroni aveva scambiato l’autorevolezza con l’autoritarismo. Era più impegnato a dare ordini che a convincere le persone. Un prepotente smascherato. Politicamente speravamo in tanti che desse un orizzonte al Pd, ma lo si ricorderà per una gestione molto confusa, sia per la segreteria sia nella mia vicenda.

Mi ha rammaricato molto Franceschini, un mio amico. Anni di percorso comune, mi conosce e sa benissimo che non mi vendo per una poltrona. Purtroppo ho capito che Dario è uno smemorato senza sangue, senza anima, senza pulsioni. Lui sì, mi ha deluso.

Il Pd mi sembra una funicolare senza la corrente. Attualmente c’è poca capacità di dettare l’agenda, non c’è leadership. Sono stati capaci di litigare anche per Bossi.

Poi la candidatura di Marino, un vero spettacolo. Comincia col dare le pagelle di moralità e poi accade quello che accade. Siamo allo sbando.

e ripercorre la sua espulsione

La mia espulsione? Ancora nessuno mi ha detto il perché. Nessuno mi ha mai recapitato provvedimenti scritti. E poi parlano di garantismo. Il Pd è un partito giustizialista. Mi hanno espulso dal partito, ma sulla mia moralità nessuno può dire nulla. Gli unici espulsi siamo stati io e Bianchini. Anch’io espulso come uno stupratore seriale. Quello che è agghiacciante è che nel partito nessuno ha preso per le orecchie Di Pietro, dicendogli: come ti permetti di calunniare un nostro iscritto e parlamentare. Non deve essere Di Pietro a darci le pagelle, lui che prima fa l’alleato e poi il giudice. La mia mission sarebbe stata quella di picconare questo nodo scorsoio, quest’alleanza oscura, scellerata, poco trasparente, in stile veltroniano, da fare perché lo ha stabilito il capo.

In effetti non ha tutti i torti

E rivendica le sue scelte chiedendo le scuse del Pd

Mi deve essere restituita la mia onorabilità. Aspetto che qualcuno della dirigenza si alzi dicendo: abbiamo sbagliato a non difendere Villari dalle calunnie di Di Pietro. Fermo restando le critiche politiche, l’onorabilità di una persona è un’altra cosa. Quei dirigenti hanno fatto solo il coro, a cominciare dagli eccellenti poltronisti che occupano sempre gli stessi posti, sia se si vince sia se si perde. Finché il Pd non assolverà questa autocritica, non sarò interessato ad averci a che fare. Rivendico la mia dignità, che non ha prezzo. Senza queste condizioni minime io non ci ragiono.

Insomma il Pd, per Villari, è un disastro dove si salva solo Bersani

la verità è che la dirigenza del Pd è bollita. Quelli che guidano il partito sono bolliti e molti sono anche candidati con la sorpresa: mettono fuori una faccia e poi ne hanno un’altra. Franceschini l’esempio più classico. Doveva essere il riferimento dell’ala moderata e cattolica e invece non lo è. Marino manco a parlarne. Se io fossi nel Pd voterei Bersani. Almeno sai quello che voti, senza nessuna sorpresa.

Di certo non si può dire che Villari ci abbia guadagnato da quella vicenda piuttosto comica e ha delle sue ragioni che nell’intervista spiega bene.





Spunta l’outsider per la segreteria del Pd. Il motto di Nicolini “Ci vuole un ritmo giusto per un buon cocktail”

22 07 2009

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Si allarga la platea dei potenziali candidati segretari del Pd. Dopo Grillo spunta Nicolini

Renato Nicolini ha deciso: sarà il quinto candidato alla segreteria del Partito democratico. Dopo l’intervento di lunedì alla manifestazione contro i tagli al Fondo unico per lo spettacolo, l’ex assessore capitolino, inventore dell’Estate romana, ha deciso di «sciogliere ogni riserva» e di candidarsi a segretario del Pd, sfidando l’attuale numero uno dei democratici Dario Franceschini e gli altri tre candidati Pierluigi Bersani, Ignazio Marino e Mario Adinolfi.

Criptico il novello candidato che si spinge in alcuni pensieri alquanto poco comprensibili

Non mi piace lo slogan ‘mescolati, non agitati’ (non voglio nemmeno parlare di Democratic party) della festa di Roma. E’ una frase di James Bond, l’agente 007, e già questo dovrebbe far pensare – spiega ancora Nicolini -. Dice invece Nick, agitando lo shaker nella sequenza iniziale dell”Uomo ombra’, che un buon Martini va agitato secondo un ritmo. Per lui il ritmo era il valzer. E per noi oggi? Che il ritmo giusto per un buon cocktail sia quello della solidarietà? Liberté, egalité, fraternità, per dirla non alla bolscevica ma con le parole della rivoluzione francese? Che è successo? Com’è che l’abbiamo dimenticato? Com’è cominciato quest’inverno dei nostri rancori?“. Per l’ex assessore, poi, ”tutto è politico, se lo si prende con leggerezza e senza integralismo. Due qualità che oggi mancano al Pd, e che sono indispensabili se vogliamo un buon cocktail, un cocktail dei nostri tempi

Nicolini guarda al futuro

Nicolini dice anche di volersi ricollegare alla «grande stagione delle autonomie locali, tra la metà degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, la stagione delle cosiddette giunte rosse», quando egli stesso era assessore a Roma.

e attacca i competitors

Mi sembra assurdo che ci siano due candidati come Bersani e Franceschini. È come se facessimo il gioco dell’oca e fossimo tornati alla casella di partenza, con Bersani che ricorda molto il Pds, il vecchio comunismo emiliano e Franceschini che rievoca la Margherita

Insomma l’ennesima candidatura di qualità, sostenuta da pensieri innovativi e soprattutto chiari





La SuperUnione

16 07 2009

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Bersani ipotizza un dialogo con le formazioni di sinistra ma anche con l’Udc (in perfetto stile veltroniano). L’immaginate quanto sarà produttiva una possibile SuperUnione se dovesse mai vincere le elezioni? Casini e Vendola abbracciati in buvette a parlare di temi etici e pacs, Di Pietro e Cuffaro a dialogare divertiti dei temi della giustizia, Pecoraro e Fassino a ridere felici su quali infrastrutture bloccare e quali rimandare, Tabacci e Bertinotti giocherellare su argomenti economici, Marino e Binetti mano nella mano sul testamento biologico. E’ veramente un sogno, quanto ci manca l’Unione. La SuperUnione ci regalerebbe momenti paradisiaci di totale condivisione del programma (ovviamente sulle 500 pagine) e manifestazioni di lotta e di governo concordate e partecipate da tutti. Tirate fuori dall’ospizio nonno Prodi e il futuro del centrosinistra tornerà clamorosamente al centro della politica. Per la gioia degli italiani





Pd: scoppia lo scandalo tessere gonfiate in Campania

15 07 2009

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A poca distanza dal caso Grillo, scoppia un nuovo “scandalo” in casa Pd. Il tesseramento altamente anomalo del Pd in Campania

La classe dirigente del Partito Democratico deve affrontare l’ennesimo scandalo. In un solo pomeriggio, a Napoli, più di 6000 persone avrebbero deciso di aderire al Partito di Dario Franceschini.
Ignazio Marino, eletto nuovo castigatore del Partito Democratico per i dubbi sollevati sulla moralità del progetto politico che vorrebbe rappresentare, ha supposto che nel capoluogo campano in pochi giorni ci sarà più tesserati che elettori.

Di fatto l’ennesima notizia che punta a minare gli equilibri interni del Partito tendenzialmente di centro-sinistra non è una totale novità. Ad oggi, stando ai dati ufficiali, un quinto degli iscritti a Partito Democratico si sarebbe iscritto a Napoli.

Entrando nel particolare dei dati in regione

Ci sono Comuni dove il Pd, alle Provinciali di un mese fa, ha preso meno voti degli iscritti. Un’anomalia eclatante. È successo a San Giuseppe Vesuviano, a Pimonte, a Casola, a Casamarciano, a Visciano.

I rapporti votanti-iscritti con un tesseramento normale li spiega un consigliere regionale del Pd

In teoria, in un partito trasparente, ad ogni iscritto dovrebbero corrispondere almeno dieci voti, perché il militante porta a votare anche parenti ed amici che non sono tesserati. Invece a Napoli e provincia accade per lo più il contrario. Nella stragrande maggioranza dei Comuni e delle Municipalità il rapporto tra iscritti e voti si ferma attorno a 2 o 3. Cifre da considerarsi sospette

e invece…

è evidente che il rapporto «corretto» di uno a dieci viene mantenuto solo in 12 Comuni della provincia e due Municipalità della città di Napoli. Qualche esempio? A Frattamaggiore il Pd ha 2062 tesserati ed ha ottenuto 5.012 voti. Rapporto: 2,32. A San Giorgio a Cremano, altro grosso centro alle porte di Napoli, gli iscritti sono 2.414 ma i voti si sono fermati a 5.820. Un rapporto di 2,41. A Napoli le Municipalità con le più evidenti anomalie sono anche quelle a più alta incidenza di camorra

Notevole il confronto con altre zone dell’Italia

In provincia di Caserta arriveremo forse a 10mila tessere. Tutta la Lombardia ne conta meno della metà. Napoli e provincia sfiorerà le 60mila, Benevento e Avellino intorno alle 6mila ciascuna. Salerno il doppio.

Domanda finale

Se le tessere sono fasulle, allora che Partito Democratico è?

Insomma il potere Bassoliniano in Campania sembra resistere fortissimo. Sarà essenziale nella corsa alla segreteria del Pd, tanto è vero che Bersani si limita a non discutere la questione dicendo di avere massima fiducia negli organi locali (ovvio visto che Bassolino lo sosterrà). Notevole il fatto che in Campania dove ultimamente il Pd è crollato dopo 15 anni di potere assoluto del centrosinistra abbia così tante tessere






Beppe Grillo e il Mago Otelma irrompono nella sfida per la segreteria del Pd

12 07 2009

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Giornata di grandi novità dal fronte piddino. Dopo i litigi persino sullo stupratore di ieri, oggi due succose notizie, probabilmente decisive per il futuro del partito.

La prima è che Beppe Grillo si candida per le primarie

Il 25 ottobre ci saranno le primarie del PDmenoelle. Voterà ogni potenziale elettore. Chi otterrà più voti potrà diventare il successore di gente del calibro di Franceschini, Fassino e Veltroni. Io mi candiderò. Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c’è il Vuoto. Un Vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini. Una sinistra senza programmi, inciucista, radicata solo nello sfruttamento delle amministrazioni locali.

Io mi candido, sarò il quarto con Franceschini, Bersani e Marino. Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un’alternativa al Nulla.

Insomma per un partito che quotidianamente si dimostra comico ci vuola la discesa in campo di un comico vero che aveva promesso di non scendere in politica. Ne succederanno delle belle. Gli apparati di partito consentiranno a Grillo di candidarsi o partiranno i blocchi democratici? Grillo riuscirà a farsi sentire e ottenere un discreto risultato? Il Pd affonderà ancora di più? Onestamente un partito che sia così protagonista in negativo della politica è difficile da trovare. Ogni giorno esce una nuova notizia tragicomica che investe il Partito Disperato.

Ma Grillo deve rendersi conto che la partita è già chiusa.

Infatti il Mago Otelma, noto guru democratico, ha già fatto capire chi vincerà

CANCELLERIA PRIVATA DEL DIVINO OTELMA

Roma,10 Luglio 2009

Comunicato stampa

SARA’ DARIO IL NUOVO SEGRETARIO

OGGI- 10 LUGLIO 2009- INTERVENENDO A “UN GIORNO DA PECORA”  (IL NOTO PROGRAMMA RADIOFONICO RAI DI GRANDE E CRESCENTE SUCCESSO CONDOTTO DAI VALENTI CLAUDIO SABELLI FIORETTI E GIORGIO MAURO) IN SINERGIA COLLA  DOTTORESSA PAOLA BINETTI (NOTA ESPONENTE POLITICA DEL PD)
IL DIVINO MAESTRO OTELMA HA PROFETIZZATO LA FATALE VITTORIA DI DARIO FRANCESCHINI E LA SUA ASCESA AL SOGLIO SUPREMO DEL PARTITO DEMOCRATICO.
GLI ALTRI CANDIDATI -A QUESTO PUNTO- PRENDANO ATTO DI CIO’ E SI MUOVANO DI CONSEGUENZA (LA MOSSA PIU’ SAGGIA E’ IL RITIRO DELLE CANDIDATURE).
IL DIVINO MAESTRO HA PARLATO:LA QUESTIONE E’ CHIUSA.

E poi ci chiediamo perchè il cinema è in crisi. Caspita ogni giorno questi fantastici democratici sinistri ci regalano trame di grandissima qualità (e trash stupefacente). Un’opposizione che sa dove andare e cosa proporre all’Italia. Tra uno stupidario franceschini e la sua freccia del sorpasso, un bersani e la bocciofila, un walter che porta in dote clooney, una binetti con il cilicio, il nonno prodi moderno gufo alle spalle e le new entry mago otelma lo stratega e il grillo di parola che si può volere di più? Date due Oscar al Pd subito: miglior film e miglior sceneggiatura





I tafazziani piddini: sempre e solo litigi, scontri, attacchi….

9 07 2009

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Un po’ di titoli sugli avvenimenti del Pd in questi giorni (ma si potrebbe dire mesi o anni e non cambierebbe nulla)

«Gattopardi». «Notabili» Nel Pd volano pietre

PD: FASSINO, D’ALEMA STATISTA HA PAURA DELLA SERRACCHIANI?

D’Alema si arma per riprendersi il partito

Pd, Fassino e D’Alema litigano su Franceschini

E fra Fassino e D’Alema volano stracci

L’attacco di D’Alema a Franceschini scuote il Pd. Fassino: ‘Errore’

CONGRESSO PD: SI SURRISCALDA IL MATCH FRANCESCHINI-BERSANI

PD: VELTRONI, IN ME TANTE AMAREZZE IN SCRIGNO CHE NON VERRA’ MAI APERTO

Il Pd verso il congresso: solo litigi e nessuna idea

Pd, scontro Franceschini-Bersani. Frattura sul rinnovamento

D’Alema accende la guerra nel Pd

Pd, Rutelli spara su Franceschini e Bersani

Insomma non si smentiscono mai, sono costantemente alla ricerca dello scontro interno in un crescendo di accuse insulse tra leader, attacchi incrociati tra plurisconfitti e pluriperdenti. E questi vorrebbero essere un’alternativa credibile?





Bersani: “Voglio un partito come una bocciofila”

8 07 2009

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Ennesima super dichiarazione di membri del Pd di grandissima qualità

Io non voglio il Pci, ma un’associazione che funzioni. Voglio fare l’Avis, o una bocciofila in cui ci sono delle regole, non è che puoi fare come vuoi.

Insomma con tutti i paragoni possibili sceglie la bocciofila, ok che la discussione nel Pd è ormai appannaggio solo di sessantenni e che nelle sezioni si fanno vedere solo gli ultrapensionati appassionati di bocce ma questi paragoni… Tra l’altro l”Io non voglio il Pci” contrasta con la continuazione della frase.

Il probabile nuovo segretario piddino continua

serve un minimo di disciplina e meccanismi che garantiscano la partecipazione anche al di fuori di te. Finora noi ce ne siamo dimenticati. Non è che perché si temono i signori delle tessere, non si debba fare più il tesseramento. Se la parola ‘tessera’ diventa impronunciabile, ma che razza di partito è?

Insomma la rinascita degli apparati, dei regolamenti monster, della disciplina di partito, dei signori delle tessere ecc. Ma dove è finito il rinnovamento del/nel Pd?





Le nuove stelle del Pd. Serracchiani: “Scelgo Franceschini perchè è il più simpatico!”

1 07 2009

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Era stata definita la promessa del Pd, colei che aveva infiammato le speranze per il futuro del Pd, presa ad esempio dai cosiddetti giovani del partito (quarantenni tra l’altro). Le era stato chiesto anche di candidarsi alla segreteria come segno di rottura e novità rispetto al solito duopolio D’Alema-Veltroni.

E invece alla fine si accoda a tutti i cuordileone piddini e sceglie di appoggiare il segretario che l’ha sdoganata. E lo fa con motivazioni sensate, ragionate e studiate nei giorni

Non candidarmi mi sembra la scelta più coraggiosa. La strada più semplice era candidarmi, riempire la terza casella. Farmi la mia bella corrente, prendere il mio pezzetto di partito e cucirci sopra il nome.

Ho deciso di appoggiare Franceschini perchè è il più simpatico

Caspita che ragionamento. A parte che Franceschini ha una simpatia veramente dilagante ma si può rispondere in questo modo? E questa sarebbe la promessa del Pd. Era più decoroso se ammetteva che lo appoggia perchè le ha promesso qualche poltrona in cambio.

Ovviamente nel Pd subito sono scattate le critiche ironiche

Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma ha ironizzato: «Anche Totò e Tina Pica erano simpatici, sarebbero stati un ticket straordinario». E Barbara Pollastrini aggiunge: «Potrei rispondere “sapete perchè preferisco Bersani? perchè sa cantare…”. Ma per favore, non scherziamo! Cerchiamo di rispettarci di più e di saperci ascoltare».

e ancora

Toni simili nelle dichiarazioni del senatore del Pd Marco Follini: “Ho letto una densa e pensosa intervista di Deborah Serracchiani che annuncia che voterà Franceschini ‘perché’ è più simpatico. Ora finalmente so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici”.

E infine anche di Enzo Carra: “A Curzio Maltese – scrive Carra sul suo blog – la ‘promessa’ Debora Serracchiani ha rivelato di stare dalla parte di Franceschini ‘perche’ è il più simpatico’. Un buon motivo, non c’è dubbio. Ma basta per la leadership di un grande partito? Nel mondo di Debora il leader è biondo, bello, di gentile aspetto. E la colonna sonora è dell’orchestra Casadei: ‘Tu sei la mia simpatia’”.

A parte l’uscita pessima sembra che la lunga cavalcata alla segreteria sarà veramente aspra e produrrà (se non arrivano altri candidati) una corsa tra due politici veramente modesti, il vicedisastro e uno del vecchio apparato che vorrebbe riportare il partito sulle posizioni dei sindacati. Già litigano adesso, figuriamoci dopo. Di certo anche il nuovo nel Pd sembra veramente di bassa qualità





Il fuoco amico nel Pd: tra vicedisastri e che Dio accolga chi vuole perdere

23 02 2009

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Non sono passati nemmeno 2 giorni dalla “incoronazione” di Franceschini che subito parte un fuoco animo condito da bordate pesantissime.

Matteo Renzi (definito l’Obama italiano dal Time) dichiara

Sabato è stata un’occasione persa. Non avrei votato Dario: se Veltroni è stato un disastro, non si elegge il vicedisastro per gestire la transizione. In questi anni Franceschini è stato una delusione, percepito come il guardiano di Quarta Fase, l’associazione degli ex popolari: basta con questa storia degli ex. Sono pronto a collaborare con lui, ma è fondamentale che cambi praticamente tutto rispetto agli ultimi mesi. Ho l’impressione che ci sia qualcuno che dice “viva le primariè finché le puoi gestire – prosegue Renzi, che come Franceschini viene dalla Margherita – ma quando scopre che non sempre vince l’aficionados del gruppo dirigente, allora comincia a dubitarne

e anche Cacciari attacca pesantemente

Che Dio accolga coloro che vogliono perdere. Era la soluzione più scontata e anche la peggiore. Almeno le primarie avrebbero creato un po’ di movimento anche se non sarebbero andate assolutamente bene. L’unica soluzione era il congresso. Ma così hanno deciso… pace all’anima loro. Il Pd rischia l’estinzione? Speriamo di no, è l’unico progetto che aveva in sè una capacità innovativa, però è chiaro ed evidente che continuano a sbagliare. Continuano a commettere errori. Certo che un partito chiamato a decidere tra Franceschini e Parisi il leader rasenta il ridicolo

Certo che sentire certe parole da compagni di partito è molto forte. Il Pd non è più un partito unito, francamente questo rinvio di decisioni serie ha dell’incredibile. Mi chiedo come si possa gettare al vento una fiducia popolare che almeno inizialmente era fortissima. Sprecare tutto per beghe personali e vedere come al momento topico i contestatori dell’azione veltroniana si siano dileguati fa sorridere e riflettere. Incredibile l’ennesimo errore politico di Bersani, cuordileone. Personalmente trovo deleterio che il Pd vada avanti senza avere un obiettivo, sperando solo che il Pdl si faccia del male. Quel “Prima o poi vinceremo” di Franceschini è profetico, non c’è una volontà di svolta nel partito ma solo l’attesa che sia la maggioranza a sfaldarsi

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I margheritini vogliono l’alleanza con l’udc, i dalemiani con la sinistra. Rischio scissione nel PD?

19 02 2009

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Il PD sembra essere veramente a un bivio determinante. Il suo crollo è un’ipotesi non molto lontana. Ormai si fanno avanti posizioni veramente inconciliabili.

I margheritini da una parte, i dalemiani dall’altra. I primi per un alleanza con l’Udc per creare un polo democratico, cattolico e moderato. I secondi per un’alleanza con socialisti, verdi, vendoliani per creare un polo socialdemocratico, laico e di sinistra.

Partiamo dai primi
Dice la Lanzillotta

“Stimo Bersani ma si è proposto come leader di sinistra, di un partito collaterale al sindacato. Il PD deve essere un partito autonomo, lontano dalle logiche del secolo scorso”

Allearsi con l’UDC?
“Ora lo possiamo dire, si sono rivelate un disastro sia le alleanze che hanno dato vita all’Unione sia quella con Di Pietro. Con l’udc condividiamo molti obiettivi e una certa sensibilità: su giustizia, immigrazione e economia

Conferma Letta

Le dimissioni di Veltroni ci mettono di fronte a una possiblità di un 8 settembre, di un tutti a casa in cui il centrosinistra non esiste più “Senza l’alleanza con l’Udc non andiamo da nessuna parte

E Follini propone il modello Kadima

Non torneranno Ds e Margherita. Verranno, semmai, un partito neolaburista a sinistra e al centro un partito alla Kadima

Dall’altra parte con Bersani candidato c’è già un movimento verso la sinistra extra PD

D’Alema si e’ limitato a dire che la situazione ”e’ diventata molto difficile”, aggiungendo di ritenere necessario che il Pd esca da una autarchica autosufficienza pensando a come si ricostruisce una alleanza di centrosinistra.
E’ intanto ripreso anche ieri il dialogo tra D’Alema e Fausto Bertinotti, ex leader di Rifondazione. Lunedi’ scorso, in occasione della presentazione di un libro di Franco Giordano, Bertinotti ha rivolto un appello a D’Alema: ”Sospendiamo per qualche tempo le categorie riformisti e rivoluzionari, comunisti, socialisti, cattolici democratici per metterci in gioco in un processo ricostituente della sinistra”.
L’ipotesi avanzata da Bertinotti non e’ dispiaciuta all’ex ministro degli Esteri che vi ha visto la fine delle diatribe seguite allo scioglimento del Pci. Del resto da qualche tempo si stanno intensificando i rapporti tra l’ala dalemiana del Pd e alcuni settori della sinistra radicale (da Nichi Vendola a Sinistra democratica). La tentazione di avviare tutti insieme la costruzione di una forza socialdemocratica e’ molto forte.

Insomma cosa accadrà? Ci sarà veramente una scissione tenuto conto delle evidenti differenze in merito alle future alleanze? Ci saranno due partiti come dice Follini? Nasceranno un polo udc+destra pd e sinistra pd+socialisti+vendoliani+verdi?

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