IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE
Ieri sera Travaglio si è presentato per l’ennesima volta con il suo quadernino di quelli che lui chiama “fatti”.
Ma il nostro secondino ne ha fatta una grossa, un’incredibile gaffe da giornalista di quart’ordine.
Ecco quanto successo
Clamorosa gaffe televisiva di Marco Travaglio, che ieri sera ad Annozero ha confuso nomi, fatti e persone. Il suo show di apertura era centrato sulle recenti inchieste giudiziarie napoletane in tema di corruzione. Si era preparato bene in apparenza, evitando di sfiorare situazioni nelle quali potesse essere tirato in ballo, in un modo o nell’altro, Antonio Di Pietro (presente in studio) e suo figlio Cristiano.
La toppa è arrivata quando ha parlato di Alfredo Vito, descritto come personaggio chiave nella spartizione della ricca torta degli appalti pubblici. Il politico napoletano è stato condannato in via definitiva a 2 anni (pena patteggiata) con restituzione di 5 miliardi di lire ascrivibili ad episodi di corruzione. È stato deputato fino al 28 aprile 2008, eletto per Forza Italia nella circoscrizione Campania 2.
E qui viene il bello: il documentatissimo (dicono) Travaglio sfodera il suo terribile sorriso ironico e la sua migliore faccia da furbetto, continua a consultare il suo brogliaccio e di Alfredo Vito dice: “ha restituito 5 miliardi di lire di tangenti, ha promesso e giurato che lasciava la politica per sempre ed infatti oggi è deputato del Popolo della Libertà“.
Incredibile magra! L’unico Vito attualmente deputato, per di più per il PdL, è Elio Vito, ministro per i rapporti con il Parlamento. Non è dato sapere se l’onorevole impropriamente tirato in ballo reagirà, il fatto che qui descrivo per il momento è citato solo da questo blogiornale. Staremo a vedere se ci saranno reazioni.
In studio il pubblico ride candidamente alla “battuta” di Travaglio, in fondo la sua mission attuale è quella di divertire, mica quella di informare.
Nel dibattito successivo interviene il sottosegretario Alfredo Mantovano (PdL) chiedendo una rettifica a MT e spiegando come stanno in realtà le cose. Aggiunge anche che Alfredo Vito non poteva essere deputato per il PdL, semplicemente perché quando siedeva in parlamento il Popolo delle Libertà non esisteva ancora.
Il candido Travaglio non fa una piega, abbozza il solito sorriso ed invece di rettificare o ammettere l’errore afferma di averlo descritto come “un parlamentare del centro destra”, e dove sta la differenza? Sembrava un bambino preso mentre ruba la marmellata, ha negato spudoratamente nonostante l’evidenza. In diretta Rai in prima serata, che figura di… (completate voi a piacere).
Anche altri blog han fatto notare il tragicomico errore dello scriba condannato
Non l’ho visto, ma in due mi hanno detto che Marco Travaglio ha fatto la sua predica contro il parlamentare del Pdl Alfredo Vito (2 anni col patteggiamento per 22 episodi di corruzione), salvo poi scoprire a fine predica – e solo grazie all’intervento di un sottosegretario – che il parlamentare del Pdl, e ministro, si chiama Elio e che Alfredo Vito non è deputato. La risposta di Travaglio pare sia stata “il concetto è lo stesso”.
Insomma il solito metodo Travaglio, questa volta condito da incredibili errori di persona, qualunquismo e pressapochismo. Sempre meno giornalista, sempre più comico.
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