Emergenza graffiti in tutta Italia

7 01 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

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Simili spettacoli sono presenti in tutte le città e c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di chiamarli forme d’arte. Tutta Italia è deturpata dalle tag di deficienti di tutte le età. La nostra nazione è riconoscibile in negativo rispetto ad altri paesi europei anche per questo pessimo fattore. La colpa è del buonismo e del lassismo di decenni e decenni e di regole e multe irrisorie.

Queste stupide scritte creano solo degrado e quando rovinano monumenti fanno proprio disperare. La prima foto riguarda la storica chiesa di Sant´Eligio in Piazza Mercato. Decine di scritte sono apparse sulla facciata dell´edificio, tra i più antichi di Napoli. Oltre ai muri di tufo, che risalgono al 1270, sono stati sporcati un cancello di ferro e l´Educandato adiacente la chiesa. Ma in tutte le città i monumenti sono imbrattati da scrittacce senza senso.

Qualche speranza era arrivata quando Berlusconi aveva dichiarato

Non è possibile che ancora ci siano certi comportamenti: sporcare i luoghi pubblici deve diventare un reato. Bisogna farla finita con i cosiddetti graffiti perché in alcune nostre città non sembra di stare in Europa ma in Africa

Ma purtroppo, a parte i buonisti della sinistra che se ne fregano di questi problemi anche la Lega aveva frenato con Maroni

No c’è una cosa che non voglio copiare: la tolleranza zero contro i graffiti sui muri. Io sono stato un graffitaro e come Bossi rimango dell’idea che i muri sono i libri dei popoli. io sono più tollerante, si può pensare di regolamentare ma non di vietare, per questo ho bloccato la proposta di mandare in galera i graffitari. Nelle nostre città è pieno di muri grigi e tristi come di vecchie fabbriche o caserme in disuso dove si potrebbe concedere libertà di graffito. La mia idea è che anche su questo dovremmo lasciare ai sindaci di decidere dove si può fare e dove no ma niente divieti assoluti

e anche AN era sembrata poco disponibile.

E’ necessario che il governo intervenga e non diventi infinita questa pausa di riflessione. Si può evitare il reato ma le multe e le sanzioni devono diventare salatissime, il controllo deve eessere aumentato, ci deve essere l’obbligo di ripulire per chi viene colto a imbrattare i muri, la possibilità di montare telecamere in zone colpite (a londra hanno risolto così la totalità del problema) e un anno di ripuliture rapide con squadre speciali nelle città.

Vogliamo attuare una politica di rigore molto popolare o lasciare che le nostre città soccombano definitivamente al degrado?

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La Lega che non ci piace

15 12 2008

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Personalmente ho simpatia per la Lega e molte sue battaglie, soprattutto sulla Sicurezza, le condivido. Ma negli ultimi giorni almeno su 3 argomenti mi sono trovato distantissimo dalle loro opinioni e ho trovato il loro comportamento un blocco per la maggioranza e un danno per l’immagine del governo.

Riassumo i 3 punti con degli interventi degli esponenti leghisti

1) Maroni e i graffiti

Sono venuto per studiare il modello di sicurezza urbana di New York, basato sul concetto della tolleranza zero, un modello che vogliamo applicare in tutte le città italiane

e fin qui tutto bene ma poi

Vorrebbe esportare il metodo newyorkese alla lettera?
No c’è una cosa che non voglio copiare: la tolleranza zero contro i graffiti sui muri. Io sono stato un graffitaro e come Bossi rimango dell’idea che i muri sono i libri dei popoli. io sono più tollerante, si può pensare di regolamentare ma non di vietare, per questo ho bloccato la proposta di mandare in galera i graffitari. Nelle nostre città è pieno di muri grigi e tristi come di vecchie fabbriche o caserme in disuso dove si potrebbe concedere libertà di graffito. La mia idea è che anche su questo dovremmo lasciare ai sindaci di decidere dove si può fare e dove no ma niente divieti assoluti

Sono sconcertato da risposte di questo tipo, della serie lassismo stile sinistra buonista. Le nostre città sono deturpate da scrittacce anche su monumenti e le multe sono irrisorie. Senza contare che non sarebbe per forza necessario il reato ma multe salatissime e soprattutto l’obbligo per chi viene scoperto a ripulire le facciate dei palazzi (o altro) sporcati.

2) Calderoli e l’equiparazione uomo-donna sulle pensioni

Gli impegni delle donne sono impegni e responsabilità che credo giustifichino ampiamente l’attuale differenza di età pensionabile tra uomini e donne e pertanto, per queste ragioni, riteniamo che l’età pensionabile per le donne debba rimanere quella attuale, magari migliorandola, utilizzando tutti quegli strumenti che possano consentire alle donne di poter essere al contempo madri e lavoratrici

e ovviamente e giustamente Brunetta oggi gli risponde così

Il suo “amico” Calderoli che è anche un suo collega di governo non l’ha trattata bene. Ha detto: “Brunetto-scherzetto”, come i bambini quando festeggiano Halloween

Guardi, io non ho fatto alcuna proposta. Io devo ottemperare a una condanna della Corte di Giustizia europea. E qui sta l’ignoranza..Calderoli ha risolto tutto con una battuta scherzosa che non fa onore alla sua genialità. Molto probabilmente vede solo il federalismo e qualsiasi altra cosa lo fa diventare nervoso e gli fa perdere di lucidità. Lo incontrerò, gli spiegherò tutto e capirà

3) Il no all’abolizione delle province

Tra tutte le dichiarazioni leghiste prendo quella di Bossi

Che cosa pensa della campagna per l’abolizione delle Province?
È sbagliata. Tra l’altro le Province controllano i piani regolatori dei Comuni, e se sparissero avrebbero mano libera quelli che vogliono la cementificazione del territorio

A parte le considerazioni abbastanza insulse, è incredibile come questa battaglia che viene dal basso (non solo Libero ma varie iniziative online) sia bocciata per il capriccio poltronaro della Lega. Miliardi risparmiabili (e utilizzabili anche per le infrastrutture del nord che i leghisti rivendicano) bloccati per la casta (e che la lega non si definisca mai più anti casta). Vogliamo parlare poi del danno d’immagine, un’iniziativa del genere con un PD che è anch’esso contrario (il democratico Giorgio Merlo si è avventurato a dire che quella per l’abolizione delle Province è «una campagna qualunquista e demagogica») porterebbe notevoli influssi di popolarità e consenso, oltre a essere un toccasana per le casse statali.

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Sarà reato fare graffiti

6 10 2008

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Decretazione senza quartiere. In tutti i campi. Perché «soltanto attraverso i decreti legge è possibile il cambiamento». Non è la prima volta che il premier lo dice, anzi. Ma ieri sera, concludendo la festa del Popolo della libertà in corso a Milano, Silvio Berlusconi è apparso più determinato che mai. E anzi, ha annunciato che adotterà la procedura d’urgenza anche per sanzionare i graffitari, coloro che devastano il volto delle città armati di bombolette spray. «Non è possibile — ha tuonato il premier — che ancora ci siano certi comportamenti: sporcare i luoghi pubblici deve diventare un reato. Sull’argomento presenterò un ddl al prossimo Consiglio dei ministri di venerdì a Napoli». Il premier sembra fermarsi e invece riprende indignato: «Bisogna farla finita con i cosiddetti graffiti perché in alcune nostre città non sembra di stare in Europa ma in Africa».

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Finalmente!!!

E’ un bel passo avanti. In praticaa i writers sono praticamente non punibili nè penalmente ne’ amministrativamente.Non possono essere denunciati a piede libero e denunciarli per i cittadini nn conviene neanche per le spese legali.

Bisogna intervenire assolutamente