IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE
Da oggi per i cittadini del Lazio curarsi costerà un po’ di più. Per tutti.
Scattano oggi a Roma e nel Lazio i nuovi ticket su prestazioni ambulatoriali (4 euro), fisioterapia (5 euro) e risonanza magnetica e tac (15 euro), le nuove misure di compartecipazione ed entrano in vigore anche gli aumenti sui farmaci
Nel particolare
Scattano oggi i nuovi ticket in aggiunta a quello attuale massimo di 36,15 euro su prestazioni ambulatoriali (4 euro a ricetta in più), fisiokinesiterapia (5 euro), risonanza magnetica e Tac (15 euro). Entrano in vigore anche gli aumenti sui farmaci: 4 euro di ticket per ogni confezione che abbia un costo superiore a 5 euro. Per quelli che hanno un prezzo inferiore e fino a 5 euro il contributo è, invece, fissato a 2,50 centesimi. Per gli esenti per patologia e non per reddito il contributo è di 2 euro per confezione; che scende a 1 euro per tutti i pazienti esenti per patologia e invalidità.
Notevoli le proteste di ogni colore e provenienza
Dalla politica
Tuona l’ex governatore della Regione, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra: «La sinistra ci linciò per un ticket assolutamente modesto. E ora scatena con Marrazzo la guerra ai malati, dopo aver detto solo bugie sul debito. Oggi i cittadini del Lazio pagano i debiti della Regione degli ultimi tre anni. È uno scandalo».
Da federfarma
Ma il ticket – commenta Franco Caprino, segretario romano di Federfarma – è una tassa a tutti gli effetti. Il paradosso è che la stessa giunta che fece la sua campagna elettorale sull’abolizione del ticket quand’era fissato a 1 euro e veniva pagato da tre cittadini su dieci, ora è costretta a rimetterlo. Sia chiaro: in tutta Europa si paga un ticket, ed è giusto che avvenga. Ma ora ai cittadini del Lazio si stanno chiedendo pure gli interessi»
Dalle associazioni
«Eravamo contrari e restiamo assolutamente contrari all’introduzione dei ticket – afferma Giuseppe Scaramuzza, presidente del Tribunale del Malato Cittadinanzattiva – sono misure che vanno sempre e solo contro gli interessi del cittadino. Oggi, per esempio, chi deve acquistare quotidianamente i farmaci tiroidei che costano poco meno di 2 euro al giorno, paga di meno senza ricetta, presentando unicamente una prescrizione. Più clamorosa ancora – aggiunge – è la tassa aggiuntiva di 15 euro sulla diagnostica. Se questi esami sono inappropriati perché non si fanno i controlli? Ci saremmo aspettati più rigore, invece a riparare gli sprechi ci dovranno pensare i cittadini».
dai sindacati
«Con l´aumento dei ticket su tac, risonanze, visite specialistiche e farmaci, i bilanci delle famiglie subiranno un altro salasso dopo il rincaro dell´addizionale Irpef e dell´Irap». Con il suo segretario regionale, Claudio Di Berardino, la Cgil critica la nuova stretta sui cittadini, soprattutto quelli più deboli che, complici recessione e deflazione, «rischiano di veder vanificato lo stesso misero bonus del governo». «Il presidente della giunta regionale, Piero Marrazzo», indica Di Berardino, «si dimetta da commissario governativo per la sanità del Lazio se non vuole far pagare alla regione altri tagli e strette».
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