Buon anno a tutti!

29 12 2008

Il blog si prende 4-5 giorni di pausa.
Il Fazioso Liberale vi augura buon anno e vi aspetta più graffiante che mai nel nuovo anno.

Ancora Auguri
a presto





Ma il 22 dicembre l’IDV non doveva uscire da tutte le giunte campane?

29 12 2008

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

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Annunciava Di Pietro il 17 dicembre dopo lo scandalo Romeo

L’Idv fuori da tutte le giunte campane
Roma, 17 dic. (Apcom) – Lunedì tutti gli esponenti dell’Idv usciranno dalle giunte dei Comuni campani. Lo ha annunciato Antonio Di Pietro durante la riunione dell’esecutivo del partito. “Lunedì prossimo – ha detto – il costituendo ufficio di presidenza dell’Idv stabilirà l’uscita da tutte le Giunte in Campania finchè non si sarà risolta la questione morale”.

Ebbene oggi è il 29 dicembre e non si hanno notizie di alcuna uscita dei giustizialisti dalle varie giunte campane, ennesimo annuncio farlocco del trebbiatore?

Già due giorni dopo, gli annunci di Tonino non erano seguiti dalla base locale di Benevento

Altra città, altro ribelle: Nicola Augusto Simeone, Idv, non si muove (per ora) dall’ assessorato alle Politiche del lavoro della Provincia di Benevento. Almeno secondo quanto dichiarato ieri in un documento congiunto firmato dal presidente della Provincia Aniello Cimitile (Pd), dal capogruppo in consiglio provinciale dell’ Idv Michele Maddalena e dal commissario provinciale del partito Nunzio Pacifico: «L’ Idv resterà nella coalizione di centrosinistra – scrivono -. Condividiamo appieno la battaglia etica, culturale e politica che abbiamo il dovere di portare avanti in Campania e nel Paese e la decisione di ripensare la presenza degli esponenti dell’ Idv nelle giunte comunali, provinciali e regionale della Campania. Ciò rappresenta un primo passo per affrontare quella questione morale che costituisce il nodo principale per il futuro dell’ Italia». Ma? «Allo stesso tempo, però, dobbiamo anche avere la forza e la capacità di riflettere sulle differenti situazioni amministrative persistenti in ogni singolo territorio». Quindi? «Da questo punto di vista, come Idv, siamo convinti che il cammino fatto sinora alla Provincia di Benevento vada proseguito».

Nei giorni successivi ancora nulla, nessuna dimissione nè annunciata nè ratificata, ancora proclami sempre più generici su una futura uscita nelle varie giunte (magari ridotte, visti i mal di pancia, solo a Napoli e alla regione). Insomma un annuncio balla.

Di certo l’ennesima figuraccia in questa settimana pessima per il mitico Tonino.

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PD in Sardegna nel caos, si dimette anche il presidente della provincia di Cagliari (che forse si candida contro Soru)

29 12 2008

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In Sardegna il centrosinistra è veramente allo sbando, dopo le dimissioni di Soru e il commissariamento arrivano oggi anche le dimissioni del presidente della provincia di Cagliari, Graziano Milia del PD.

Riportiamo le sue dichiarazioni dall’Unione Sarda

I veri motivi delle dimissioni risiedono nella constatazione che si è interrotto un rapporto di fiducia con la maggioranza. Domani mattina protocollerò le mie dimissioni che afferiscono poco con le imminenti elezioni regionali

Ora il presidente della provincia ha 20 giorni per ripensarci, anche se molti incominciano a ipotizzare una sua possibile candidatura per le prossime regionali, addirittura in competizione con Soru. Ipotesi che tra l’altro non viene negata a prescindere.

Milia ha auspicato l’avvio di un “periodo di confronto e discussione” nei venti giorni di “raffreddamento”, periodo che, peraltro, gli considera anche di verificare l’eventuale candidatura alle regionali visto che, molto probabilmente, il termine di presentazione delle liste scadra’ il 15 gennaio

Non ho ancora valutato l’ipotesi di candidarmi e credo che anche il mio partito, che è in una fase di commissariamento, non sia attualmente nelle condizioni di valutarlo

In molti, già nei giorni scorsi, denunciavano addirittura un trucchetto usato da Milia per decadere dal proprio mandato e poi candidarsi alle regionali. Tutto nasce da una nomina che crea incompatibilità

Il 10 dicembre il presidente del Consiglio Roberto Pili riceve una comunicazione del direttore Generale: «Con la presente si informa la S.V. che venerdì 5 dicembre 2008 il sottoscritto Abramo Garau, Direttore Generale della Provincia di Cagliari, avendo avuto delega a rappresentare nell’assemblea dei Soci della Proservice S.p.a. il Presidente della Provincia, temporaneamente assente per motivi di salute, da parte del Vicepresidente della provincia impossibilitato a partecipare per impegni istituzionali, ha provveduto a nominare lo stesso Presidente della Provincia Graziano Milia presidente della Società Proservice S.p.A, controllata al 100% dalla Provincia di Cagliari».

L’incompatibilità sembra creata ad hoc

Farsi assegnare da se stesso, tramite formalità burocratica delegata a un fu azionario, la presidenza della Proservice S.p.a., controllata al 100% dalla Provincia di Cagliari. La società, 150 dipendenti ex precari, si occupa soprattutto di manutenzione degli edifici scolastici e disinfestazione. Non proprio quello che si può definire un incarico irrinunciabile, specie se la rinuncia è la presidenza della Provincia.

Ma l’intento di Milia sembra chiaro

Tutti a cercare di scongiurare le elezioni anticipate, quelli dell’ala riformista. Ma tra vedere e non vedere, qualcuno cerca di liberare una poltrona, ovviamente per conquistarne un’altra. E che qualcuno: il presidente della Provincia Graziano Milia in persona. Del resto il suo nome circolava da tempo per un’eventuale contrapposizione a Soru. L’ambiziosa spregiudicatezza, sembra fare il resto: lasciare la Provincia per tuffarsi in Regione. Come? Semplice: creando una situazione di incompatibilità.

Anche l’opposizione aveva capito il giochetto

Non c’e’ bisogno di altra documentazione – ha detto Mario Fadda (capogruppo Udc) – perche’ accettando la presidenza della Proservice Milia ha rinunciato a fare il presidente della Provincia. Dobbiamo solo prenderne atto

e oggi quando il consiglio provinciale doveva discutere proprio dell’incompatibilità ecco le dimissioni. Volute o meno queste dimissioni porteranno anche la provincia alle elezioni e di certo una sua eventuale candidatura alle regionali metterebbe nel caos il moribondo centrosinistra sardo.

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