Il blog si prende una vacanza per 3 giorni

27 02 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

IL NUOVO INDIRIZZO DEL SITO E’ http://www.ilfazioso.com

Causa impegni personali non sarò online fino a martedì, quindi il blog non sarà aggiornato in questi giorni

A presto





I pochi che ragionano nel Pd sono d’accordo con le proposte sugli scioperi

26 02 2009

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Alleghiamo l’intervista di Ichino (Pd) in merito alle proposte anti-scioperi selvaggi del governo

Ichino: Non è contro i sindacati, anche il Pd può votarlo
Il giuslavorista: negli altri Paesi le regole ci sono già
Un testo dal titolo inequivocabile, «Disegno di legge sullo sciopero virtuale», giace al Senato già da quattro mesi, esattamente dal 30 ottobre dell’anno scorso. Quattro articoli preceduti da una relazione in cui si spiega che «per sciopero virtuale si intende la forma di agitazione collettiva proclamata al fine di esercitare pressione sulla controparte imprenditoriale in modo diretto, incidendo immediatamente sul suo bilancio, senza recare pregiudizio agli utenti o alla collettività». Un altro testo, «Disegno di legge sullo sciopero dei trasporti pubblici», parte con questa premessa: «In questo settore chiave solo nuove regole di democrazia sindacale possono riportare il conflitto alla sua funzione economico-sociale originaria». Per diverso tempo è stato solo una bozza di lavoro. Fino a ieri, quando Pietro Ichino, senatore del Pd e noto giuslavorista lo ha presentato alla Presidenza del Senato; quasi in contemporanea con l’elaborato del governo.

Sembra proprio la premessa di una norma “bipartisan”. Senatore Ichino, ritiene che la bozza del governo rispecchi quanto già contenuto nelle sue proposte?
«Per gran parte sì, sia sullo sciopero virtuale che, oltre alla mia, ha come prime firme quelle di Treu, Morando, Bianco; sia sullo sciopero (tradizionale) nel settore dei trasporti. Quest’ultimo disegno di legge lo abbiamo discusso nel novembre scorso con i sindacati, con le imprese e con i rappresentanti degli utenti. Entrambi sono disponibili sul mio sito (www.pietroichino.it) già da diversi mesi e quindi possono essere oggetto di confronto con quanto elaborato dal governo».

Quali sono, a suo parere, le principali differenze?
«La prima, per quel che riguarda lo sciopero virtuale, è che noi lo consideriamo sempre come strumento aggiuntivo e facoltativo rispetto allo sciopero tradizionale: mai come sostitutivo. Il governo, invece, ne fa in alcuni casi la sola forma di lotta sindacale possibile».

E per lo sciopero nei trasporti?
«La bozza del governo contiene anche l’obbligo per i lavoratori di comunicare preventivamente l’adesione allo sciopero, che il nostro progetto non contiene».

Ma il provvedimento potrebbe essere votato anche dal Partito democratico
«Su entrambe le materie – sciopero virtuale e sciopero nei trasporti – si sta aprendo un tavolo di negoziazione tra sindacati e imprenditori; se da quella trattativa verrà fuori un buon accordo, come mi sembra senz’altro possibile, su quella base sarà facile realizzare una convergenza parlamentare anche tra maggioranza e opposizione».

Ci sono però alcune modifiche che pensa saranno necessarie?
«Tutte quelle che saranno suggerite, appunto, dagli accordi che si troveranno al tavolo tra le parti sociali»

C’è però chi – esponenti di Rifondazione comunista, dei sindacati di base – ritiene la bozza un puro attacco al diritto di sciopero. Che cosa risponde?
«Rispondo che in Italia, in quasi tutti i comparti del settore dei trasporti pubblici, la frequenza media degli scioperi da decenni è superiore a uno al mese. Questo non accade in alcun altro Paese europeo. E questa non è lotta sindacale: è diventata una caricatura grottesca del sindacalismo. D’altra parte, in tutti i maggiori Paesi europei, tranne la Francia, sono in vigore da anni regole simili a quelle contenute nel disegno di legge che abbiamo presentato oggi. Forse il Prc sostiene che sono tutti Paesi dove il sindacato e i lavoratori sono conculcati?».

Pensa che a questo punto i sindacati di base si adegueranno o ci saranno ancora i cosiddetti “scioperi selvaggi”?
«Se il sistema delle sanzioni sarà applicato con il dovuto rigore, dovranno adeguarsi».

Come al solito la sinistra ha tirato su un polverone assurdo su un provvedimento ultracondivisibile. Norme che ci sono in tutto il mondo vengono viste come proposte dittatoriali. Nessuno prova a dire che siamo noi l’anomalia e una pessima eccezione.
La sinistra che difende i 2000 scioperi all’anno, gli scioperi annunciati da piccole sigle che attraverso l’effetto annuncio creano soprattutto nel settore dei trasporti gravi disagi ai cittadini è incredibilmente ridicola e antipopolare.
Come si fanno a difendere certe posizioni anacronistiche e conservatrici ai danni dei cittadini è un mistero.




Il governo revoca la soglia del 2% per i rimborsi elettorali alle europee

26 02 2009

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Il governo ha deciso di revocare la norma che assegnava anche ai partiti che alle europee avessero ottenuto un risultato superiore al 2% ma inferiore al 4% di ottenere il rimborso elettorale

Primo si’ della Camera, in commissione Affari costituzionali, al decreto che istituisce l”election day’ per le europee e le amministrative gia’ approvato dal Senato. Unica, rilevante, modifica l’eliminazione della disposizione che concedeva rimborsi elettorali anche a chi raggiungeva la soglia del 2%. La novita’ e’ stata introdotta da un emendamento del Pdl. Il Pd si e’ astenuto.

quindi

Rientrerà delle spese, quindi, solo chi eleggerà un europarlamentare (superando la soglia del 4%).

Il Pd vuole ripristinare il suo emendamento

Il Pd ripresenterà in Aula gli emendamenti per abbassare la soglia per accedere ai rimborsi per le elezioni europee” Sesa Amici, deputata del Partito democratico, commenta la decisione maturata in commissione Affari costituzionali alla Camera. “Partecipazione e rappresentanza sono due concetti diversi, equipararli è un grave errore, ed è per questo che il Senato, con il parere favorevole del Governo, aveva previsto la soglia del 2% per accedere ai rimborsi elettorali. Il cambio di opinione del Governo non può adesso coincidere con l’assenza di una disciplina sui rimborsi elettorali. Il Governo e la maggioranza si devono assumere, indipendentemente dalle opposizioni, la responsabilità di questo atto e spiegare in Aula le ragioni di questo ingiustificato cambio di opinione”

Mi sembra una decisione saggia che va contro un assurdo spreco di denaro pubblico per i partitini. Ovviamente la sinistra non ci sta e vuole ripristinare una spesa senza senso per utilizzare i soldi dei contribuenti per sostenere dei partiti così ininfluenti.





Prodi preso in giro anche durante l’incontro Italia-Francia

25 02 2009

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Ieri come tutti saprete c’è stato un proficuo incontro bilaterale Francia-Italia nel quale si è arrivati a un importantissimo trattato sul nucleare e dove gli imprenditori delle due nazioni hanno discusso di affari e potenziali scenari futuri tra i due paesi.

Il Corriere della Sera riporta la cronaca dell’evento segnalando la forte armonia tra i due leader Berlusconi e Sarkozy

La sintonia fra i due non è mai stata così alta. Di una collaborazione politica strategica ieri mattina a villa Madama si sono visti i primi frutti concreti: sull`energia, sull`embrione di una forza militare congiunta, sulla condivisione del ruolo che la Russia deve avere rispetto all`Occidente. Frutti che vengono sigillati da complimenti reciproci quasi esagerati. In privato l`idillio è maggiore: i complimenti sono «per aver sfidato il politicamente corretto, la stampa, i luoghi comuni, per aver dimostrato a tutti, in Europa, come si può fare a vincere per 15 anni di seguito…». A Parigi l`hanno definito «sarkoberlusconismo». E` il riconoscimento reciproco di un lavoro di squadra che ha proiezioni politiche sul futuro.

Ma segnala anche un curioso retroscena che ha come protagonista Prodi, preso in giro dal banchiere francese e  presidente di Generali, Bernheim

Scherza anche il presidente di Generali, Antoine Bernheim, che guida la delegazione di imprenditori francesi e racconta un aneddoto:

«L`ultimo incontro di questo tipo, fra imprenditori e governi, è stato il giorno più bello della vita di Prodi».

Silenzio. Spiegazione: «A Nizza Sarkozy volle fare un passeggiata, il presidente francese ricevette tanti applausi dalla folla, Prodi credette che erano per lui».

Povero Romano, preso in giro da tutti. Già lo vedo gongolare per applausi non diretti alla sua persona. D’altronde durante i suoi governi per lui arrivavano solo fischi e giuste contestazioni. Gli applausi erano un miraggio in ogni occasione





PD allo sbando, si torna a votare anche ad Ancona

25 02 2009

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Il sindaco di Ancona, Sturani (PD) si è dimesso. Si torna quindi a votare anche nel capoluogo marchigiano. Continuano le difficoltà del PD e del centrosinistra.
Ecco quanto successo

Allo scadere del termine per revocare le dimissioni presentate il 4 febbraio il sindaco Pd di Ancona Fabio Sturani ha annunciato di non averle ritirate, dopo un ultimo tentativo di ”ricreare le condizioni per garantire una maggioranza politica oltre che numerica”.
Si andra’ quindi alle elezioni anticipate. ”I numeri ci sono”, ha spiegato, ma ”non c’e’ spirito di coesione”.
”Voglio la mia autonomia – ha aggiunto, riferendosi alla scelta delle deleghe – e siccome questo non e’ possibile, perche’ fino a pochi minuti fa hanno prevalso i veti e le diffidenze” non si puo’ continuare.
Le responsabilita’? ”Io mi prendo le mie ma il Pd, e il gruppo consiliare del Pd ne hanno parecchie. Tutte le componenti, ognuna ha lavorato per mantenere la sua fetta”.

Insomma anche nelle regioni rosse c’è crisi nel centrosinistra. Espugnare Ancona sarebbe un colpaccio a questo punto non così irrealizzabile





L’assurdità del “Il Governo sta svendendo l’energia ai francesi”

25 02 2009

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La sinistra in grave difficoltà in ogni campo ha reagito in modo scomposto all’annuncio del trattato di cooperazione energetica tra Francia e Italia.

Pochissime le risposte sensate, l’unica accusa è stata quella di aver svenduto l’energia ai francesi. Un’accusa strumentale e ridicolmente banale e infantile.

Infatti la proposta prevede la maggioranza dell’Enel nelle centrali italiane

Roma, 24 febbraio 2009 – Nel quadro del Protocollo di Intesa italo-francese per la cooperazione energetica, Fulvio Conti amministratore delegato e direttore generale di Enel e Pierre Gadonneix, presidente e direttore generale di Edf hanno firmato un primo Memorandum of Understanding (MoU) che pone le premesse per un programma di sviluppo congiunto dell’energia nucleare in Italia da parte delle due aziende.

Quando sarà completato l’iter legislativo e tecnico in corso per il ritorno del nucleare in Italia, Enel ed EDF si impegnano a sviluppare, costruire e far entrare in esercizio almeno 4 unità di generazione, avendo come riferimento la tecnologia EPR (European Pressurized water Reactor), il cui primo impianto è in costruzione a Flamanville in Normandia e che vede la partecipazione di Enel con una quota del 12,5%. L’obiettivo è di rendere la prima unità italiana operativa sul piano commerciale non oltre il 2020.

Con il MoU di oggi, Enel ed EDF si impegnano a costituire una joint-venture paritetica (50/50) che sarà responsabile dello sviluppo degli studi di fattibilità per la realizzazione delle unità di generazione nucleare EPR. Successivamente, completate le attività di studio e prese le necessarie decisioni di investimento, è prevista la costituzione di società ad hoc per la costruzione, proprietà e messa in esercizio di ciascuna unità di generazione nucleare EPR, caratterizzate da:

  • partecipazione di maggioranza per Enel nella proprietà degli impianti e nel ritiro di energia;
  • leadership di Enel nell’esercizio degli impianti;
  • apertura della proprietà anche a terzi, con il mantenimento per Enel e EDF della maggioranza dei veicoli societari.

L’accordo Enel-EDF entra in vigore il 24 febbraio 2009 e ha una durata di 5 anni dalla data della sua firma, con possibilità di estensione.

In un secondo MoU, Enel ha espresso la volontà di partecipare all’estensione del precedente accordo sul nucleare a suo tempo raggiunto con EdF per la realizzazione in Francia di altri 5 reattori EPR, a partire da quello che recentemente il Governo francese ha autorizzato nella località di Penly.

“Enel è onorata di avere al suo fianco nel progetto di rilancio del nucleare in Italia un partner industriale come Edf che ha in questo campo un’esperienza e una reputazione riconosciute a livello internazionale – ha commentato Conti –. Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare i legami tra i sistemi industriali di Italia e Francia in un settore strategico come quello dell’energia e a sviluppare ulteriormente la reciprocità nei rispettivi mercati.”

Enel è oggi presente in Francia nel nucleare, con una partecipazione del 12,5% nell’impianto di terza generazione EPR a Flamanville (1.660 MW); nelle rinnovabili, tramite la controllata Erelis, con 8 MW eolici operativi a fine 2008 e una pipeline di circa 500 MW; nella commercializzazione di elettricità con oltre 1.000 GWh venduti nel 2008.

Ulteriori possibilità di sviluppo di Enel in Francia, riguardano la costruzione di un impianto a carbone pulito da 800 MW, la partecipazione in due unità a ciclo combinato alimentate a gas (CCGT) di Edf da 930 MW e la partecipazione al processo di gara per il rinnovo di concessioni per 25 centrali idroelettriche.

Come si fa a dire che questa è una svendita ai francesi? L’accordo prevede 4 centrali con maggioranza Enel in Italia e l’acquisizione di una quota del 12.5% in centrali di maggioranza Edf in Francia. Edf inoltre mette a nostra disposizione la tecnologia nucleare tra le migliori nel mondo. Inoltre con un trattato sarà importata la normativa francese sul nucleare (la migliore) permettendoci di aggirare la burocrazia italiana. In generale non sarei affatto contro un eventuale possesso dei francesi sulle nostre centrali ma questo non è affatto il caso.

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Dopo Mastella pronto l’arrivo anche di De Mita nel PDL? Sto per vomitare…

24 02 2009

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Dopo la bomba Mastella, ora ne pare arrivare anche un’altra forse persino più grossa anche se meno pubblicizzata.

A riportare la notizia il blog di Francesco Storace

Dopo l’ingaggio di Mastella, per il Pdl è in arrivo un nuovo acquisto: Ciriaco De Mita. Nome pesante, caratura politica pure. In Campania il Popolo della Libertà punta dritto al centro e con “l’uomo di Nusco” si profila un apparentamento alle amministrative di giugno.
A darne notizia, riprendendo un’intervista rilasciata qualche giorno fa dal presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, è Salvatore Dama, in un articolo – che vi proponiamo – pubblicato oggi su Libero .
La prima mossa, ci informa Dama, parte dal ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, salernitana e capolista del Pdl in Campania alle ultime politiche, che “invita De Mita a evitare suggestioni terzo-poliste e ad accordarsi con il Pdl alle prossime amministrative”.
Del resto, l’ex presidente del Consiglio è l’unica personalità politica in grado di contrastare in modo efficace il sistema di potere di Bassolino e si sa, “i tempi cambiano e le alleanze pure”.
Il Pdl raddoppia, quindi, e va in attacco con la coppia De Mita-Mastella. Ma, forse, conclude Dama, le sorprese non sono ancora finite.

Viene segnalato anche il link alla notizia originale, di Libero

Che dire? Il peggio non ha fine…. Ma in Campania a quanto vogliono arrivare? All’80%? Ma è cosi necessario prendersi questi vecchi nel partito? L’immagine del PDL è un’optional da sacrificare per i voti clientelari? Risolviamo i problemi altrui fregando loro i peggiori elementi?

Sono veramente sconcertato

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Il fuoco amico nel Pd: tra vicedisastri e che Dio accolga chi vuole perdere

23 02 2009

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Non sono passati nemmeno 2 giorni dalla “incoronazione” di Franceschini che subito parte un fuoco animo condito da bordate pesantissime.

Matteo Renzi (definito l’Obama italiano dal Time) dichiara

Sabato è stata un’occasione persa. Non avrei votato Dario: se Veltroni è stato un disastro, non si elegge il vicedisastro per gestire la transizione. In questi anni Franceschini è stato una delusione, percepito come il guardiano di Quarta Fase, l’associazione degli ex popolari: basta con questa storia degli ex. Sono pronto a collaborare con lui, ma è fondamentale che cambi praticamente tutto rispetto agli ultimi mesi. Ho l’impressione che ci sia qualcuno che dice “viva le primariè finché le puoi gestire – prosegue Renzi, che come Franceschini viene dalla Margherita – ma quando scopre che non sempre vince l’aficionados del gruppo dirigente, allora comincia a dubitarne

e anche Cacciari attacca pesantemente

Che Dio accolga coloro che vogliono perdere. Era la soluzione più scontata e anche la peggiore. Almeno le primarie avrebbero creato un po’ di movimento anche se non sarebbero andate assolutamente bene. L’unica soluzione era il congresso. Ma così hanno deciso… pace all’anima loro. Il Pd rischia l’estinzione? Speriamo di no, è l’unico progetto che aveva in sè una capacità innovativa, però è chiaro ed evidente che continuano a sbagliare. Continuano a commettere errori. Certo che un partito chiamato a decidere tra Franceschini e Parisi il leader rasenta il ridicolo

Certo che sentire certe parole da compagni di partito è molto forte. Il Pd non è più un partito unito, francamente questo rinvio di decisioni serie ha dell’incredibile. Mi chiedo come si possa gettare al vento una fiducia popolare che almeno inizialmente era fortissima. Sprecare tutto per beghe personali e vedere come al momento topico i contestatori dell’azione veltroniana si siano dileguati fa sorridere e riflettere. Incredibile l’ennesimo errore politico di Bersani, cuordileone. Personalmente trovo deleterio che il Pd vada avanti senza avere un obiettivo, sperando solo che il Pdl si faccia del male. Quel “Prima o poi vinceremo” di Franceschini è profetico, non c’è una volontà di svolta nel partito ma solo l’attesa che sia la maggioranza a sfaldarsi

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E’ morto il governo ombra!

21 02 2009

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Annuncia Franceschini

Franceschini ha annunciato che azzererà il governo ombra e il coordinamento nazionale: «Ricominceremo da lunedì – ha detto -. Azzererò il coordinamento, il governo ombra, non la direzione che è stata eletta. Metterò in piedi nuove forme di collegialità con aperture al territorio, ai sindaci, ai segretari regionali»

Cosi ne tesseva le lodi Veltroni quando fu creato

Il governo ombra è una  grande squadra per contrastare il governo Berlusconi ma anche per proporre soluzioni alternative ai problemi del paese

e ancora

Una squadra molto qualificata con personalità rilevanti. Noi non assumiamo soltanto l’onere di dire no ma abbiamo il dovere di fare proposte alternative. Per questa ragione facciamo il governo ombra

E’ una perdita atroce. Milioni di persone accorreranno al funerale

Ci mancherà il governo ombra, così presente, così innovativo, così propositivo, così rilevante, così essenziale.

Sin dalla sua nascita Berlusconi ne ha sofferto incredibilmente l’azione e l’efficacia degli interventi dei ministri ombra.

Addio mitiche ombre!

ps: Alzi la mano chi si ricorda almeno 5 nomi del governo ombra…

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Franceschini alias “Stiamo mettendo la freccia del sorpasso”

21 02 2009

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Franceschini, nuovo segretario del PD, è sulla bocca di tutti. Criticano lui e il PD ovunque, anche e volentieri da sinistra. Figuriamoci cosa potremmo dire noi da destra. Rimaniamo solamente sinceramente sconcertati dal masochismo sinistro e sinistrato.
Ma siccome vogliamo bene al vice di Veltroni gli diamo il benvenuto riproponendo una sua storica frase nella campagna elettorale per le politiche del 2008

E’ partita la rimonta finale. Stiamo mettendo la freccia per il sorpasso

e con un’altra di estrema qualità

Per la prima volta vengono da noi persone che non avevano mai votato per il centrosinistra e che ci dicono di voler votare per il Pd. A me non era mai capitato in campagna elettorale di incontrare gente che votava Forza Italia o An e che adesso dice di voler votare noi. L’aria è cambiata

Cosa vuoi dire ad uno che le spara cosi grosse? Niente, anzi ci ricorda qualcuno…. Veltroni. Quindi non è cambiato nulla

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