E ora il centrosinistra rischia di perdere 6 regioni l’anno prossimo

24 06 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

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Mannheimer sul Corriere analizza gli scenari elettorali in vista del prossimo scontro elettorale: le regionali 2010.

Dall’analisi si evidenzia che in prospettiva, restando stabili le proporzioni tra i poli, il centrosinistra rischia di perdere in modo netto anche le prossime regionali.

Malgrado la perigliosità della comparazione, il quadro che emerge esaminando i risultati delle Europee nelle regioni che andranno alle urne l’anno prossimo è di grande interesse. Solo in sei regioni sulle tredici interessate al voto nel 2010, i risultati delle Europee hanno confermato la maggioranza in carica al governo della Regione. Si tratta di Lombardia, Veneto (tradizionali roccaforti del centrodestra), Emilia Romagna, Toscana, Umbria (a loro volta contesti in cui la prevalenza del centrosinistra è da tempo consolidata) e Basilicata.

Nel particolare

In Piemonte, infatti, la distanza tra centrodestra e centrosinistra emersa dalle Europee è tale da rendere la previsione di una ripetizione dell’esito nel 2010 meno improbabile. In questa regione, peraltro, il centrodestra ha prevalso già nelle Politiche del 2008 e nelle sei province in cui si è votato per le Provinciali quest’anno. In tutte le altre regioni «in bilico» il distacco è più contenuto e tale da rendere determinante l’alleanza di uno schieramento o dell’altro con l’Udc e/o l’eventuale accordo del centrosinistra con le forze della sinistra radicale. Ad esempio, i voti dell’Udc (o della sinistra radicale) compenserebbero il distacco tra centrodestra e centrosinistra in Liguria. Ma anche qui il centrodestra ha prevalso nelle Politiche e nell’unica competizione provinciale. La distanza tra i due schieramenti è talmente bassa nelle Marche e in Calabria (ma anche in Umbria) da rendere possibile ogni risultato. Come si sa, nelle prime il centrosinistra ha prevalso nelle Provinciali e anche alle Politiche dell’anno scorso. Anche in Calabria il centrosinistra ha vinto le Provinciali, ma ha perso le Politiche del 2008. Ancora, in Puglia – che pure mostra una differenza del 13% tra il centrodestra e il centrosinistra, l’esito dell’Udc e della sinistra radicale è tale da rendere ipotizzabile, in caso di alleanze, esiti diversi. Qui però il centrodestra ha vinto anche alle Provinciali e alle Politiche.

In definitiva

Questi dati nel loro insieme mostrano ancora una volta la prevalenza del centrodestra. Se il Pd – e il centrosinistra in generale – vuole affrontare più fiduciosamente le Regionali dell’anno prossimo, è necessario che imposti al più presto una precisa e coerente politica delle alleanze. Con scelte il più possibile nette e definite. Oltre che, naturalmente, che chiarisca la linea politica e, specialmente, la leadership.

Guardando la tabella del Corriere si evince che in Piemonte il ribaltone è veramente alla portata del centrodestra. A seguire direi la Campania dove nel caso di alleanze l’Udc è più propensa (viste le amministrative) ad allearsi con il Pdl. Poi ci sono i casi di Puglia e Lazio dove in teoria il centrodestra parte avvantaggiato ma dove l’Udc potrebbe allearsi con il centrosinistra. Infine Liguria e Calabria. In quest’ultima l’Udc potrebbe unirsi con il Pdl, come ha fatto i ballottaggi rendendo possibile il ribaltone. La Liguria è regione storicamente rossa ma un cambio di colore è alla portata del centrodestra. Poi ci sarebbero le Marche dove pur, in condizioni di direi pareggio e dopo amministrative/europee che han visto vittorie del centrodestra (che ha preso Macerata e Ascoli) reputo difficile una vittoria azzurra.





Dario il futurologo

24 06 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

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Nuovo mio trafiletto pubblicato nel sito di approfondimento quotidiano Il Predellino, all’interno della rubrica StupiDario

E’ di ieri l’ultima uscita del nostro supereroe preferito : “Comincia il declino della destra. Sara’ un percorso lungo ma con lavoro e impegno porteremo avanti il cambiamento del Paese, c’e’ stato un risultato positivo e migliore delle aspettative”. Effettivamente come non si può essere d’accordo con lui: il centrosinistra rispetto a 5 anni fa perde 23 province (il 46% di quelle che governava) e 9 comuni capoluogo e guadagna la bellezza di 0 province e 0 comuni capoluogo. Subisce il cappotto in Lombardia e Abruzzo, perde in storiche roccaforti come Venezia (provincia), Cremona (comune e provincia), Ascoli (comune e provincia), Crotone (provincia) e soprattutto Prato (comune), dal dopoguerra sempre governata dalla sinistra. In effetti un declino c’è, il suo come aspirante nuovo Mago Otelma.