Il Pm di Bari, iscritto a Magistratura Democratica e militante di sinistra (che strano!)

18 06 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

IL NUOVO INDIRIZZO DEL SITO E’ http://www.ilfazioso.com

Chi è (e come la pensa) Scelsi, il Pm che sta tenendo l’inchiesta che indirettamente sembra coinvolgere Berlusconi

“La nostra corrente e la nostra storia individuale si ispirano ai valori della sinistra”. Parla il sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Bari titolare dell’inchiesta – svelata in anteprima, ieri, da Fiorenza Sarzanini sulCorriere Della Serache negli auspici di chi l’ha evocata dovrebbe dare la “scossa” al governo. Chissà se proprio la stessa “scossa” anticipata domenica scorsa dall’ex presidente del Consiglio ed ex ministro degli Esteri Massimo D’Alema nell’intervista a Lucia Annunziata. Nato nella vicina Andria, Scelsi è in magistratura dall’81 ed ha sempre militato nella corrente di sinistra dell’Associazione nazionale dei magistrati, quella di Magistratura democratica. Titolare di alcune inchieste contro la criminalità organizzata, indagò (inutilmente) per contrabbando perfino il presidente del Montenegro Dukanovic, occupando così le prime pagine dei giornali. Il suo impegno convinto, un vero e proprio manifesto di adesione a Md, lo illustrò nel 2005, partecipando ad un congresso della corrente e svelando di averla scelta ben prima di diventare magistrato: “Ho perso il conto dei congressi di Magistratura democratica ai quali ho preso parte, anche perchè ho cominciato a frequentarli che ero uno studente in giurisprudenza”, confessava senza remore, “E, che io ricordi, l’orizzonte della politica, meglio, dei rapporti della politica ha costituito il filo conduttore di tutti i congressi”. Aggiungeva per chiarire che “a differenza degli altri, questo congresso presenta un elemento di novità. A nessuno di voi è sfuggito che la Puglia è cambiata. E non perché uomini e donne che si richiamano ai valori della sinistra sono al governo delle istituzioni (Nichi Vendola era diventato presidente della regione Puglia l’anno prima e Michele Emiliano da piemme era passato a guidare la città di Bari come sindaco, ndr). Non che questo non conti, anche la nostra corrente, la nostra storia collettiva ed individuale si ispirano a quei valori. Ma quello che è successo in Puglia è qualcosa di più, perché in questa stagione politica hanno trovato rappresentanza le domande che salgono dalle vecchie povertà degli emarginati e dalle nuove povertà del lavoro dipendente, dai ceti giovanili che vivono l’angoscia di un futuro pieno di incognite, hanno trovato rappresentanza le domande di sanità, ambiente, lavoro. Ed anche i magistrati dei due distretti di Bari e Lecce, figli di questa terra, partecipi più ancora che interpreti delle vicende umane e sociali che hanno attraversato la Puglia in questo ultimo decennio, hanno saputo cogliere i segni di questa nuova stagione politica e sociale. Il lento ma inesorabile affermarsi fra i Magistrati pugliesi di un’area di consenso alle correnti che più si richiamano ai valori del cambiamento è il risultato piu’ evidente che anche fra noi qualcosa di molto importante è avvenuto. No, non si è trattato della sapiente alchimia di qualcuno, non si è trattato delle tattiche elettoralistiche di questo o quel collega, quello che è avvenuto è il portato di un processo più lungo, che data da anni e che infine è venuto alla luce, come un fiume carsico. La lunga permanenza di colleghi di Magistratura Democratica alla Presidenza della Giunta Distrettuale di Bari dell’Associazione Nazionale Magistrati, a dispetto dell’impegno professionale a lungo profuso ai limiti delle umane possibilità, l’affermazione, tutta personale, di altri colleghi di Magistratura Democratica alla Presidenza della nuova Giunta Distrettuale di Bari dell’Associazione Nazionale Magistrati e nel Consiglio Giudiziario sono espressione di professionalità a lungo maturate nei palazzi di Giustizia, del loro sapersi misurare con le mille difficoltà di un lavoro sempre piu’ complesso, con gli avvocati, con i dirigenti degli Uffici giudiziari, con le domande di un mondo che cambia ma che non smette di guardarci e giudicarci, sono espressione del loro sapersi misurare con i fermenti della società, delle associazioni, dei movimenti, dei partiti. Non di rado, quei colleghi provengono da esperienze e culture professionali diverse. Ma una cosa è certa, nonostante la loro indubbia diversità: sono espressione di quella cultura e pratica della legalità che hanno segnato l’operato di parte della magistratura pugliese in questi anni, sono la rappresentazione di un modello professionale ed umano di magistrati che hanno fatto della crescita della propria e dell’altrui professionalità il segno piu’ tangibile della loro presenza nell’Istituzione giudiziaria. […] L’impegno professionale della magistratura pugliese è stata la rappresentazione viva dei valori delle correnti progressiste in magistratura, è stato il gesto di militanza quotidiana diffusa che ha portato al successo di Magistratura Democratica e dei Movimenti. Io so bene che tutto quello che ho fin qui detto risponde alle ragioni del cuore, delle proprie radici, della propria terra. Ma io sono certo che questa esperienza di militanza diffusa non appartiene soltanto a quella parte della magistratura pugliese che ha saputo riconoscersi nelle correnti progressiste. Quella parte della magistratura che ha saputo fare della crescita della propria e dell’altrui professionalità gesto quotidiano di militanza associativa è esperienza diffusa che attraversa tutta l’Italia, e se questo è un dato che abbiamo certamente il dovere di attenderci dai grandi centri giudiziari, non può non riempirci di orgoglio che questa crescita di professionalità, questo gesto quotidiano di militanza associativa progressista abbia trovato attenti interpreti anche negli uffici giudiziari più piccoli, dove forte si fa il controllo interno ed esterno sull’operato del singolo magistrato e dove pertanto la testimonianza di professionalità del singolo è atto solitario e sofferto, per questo, più coraggioso, più grande. Tutto questo ci ha consentito di attraversare un decennio di solitudine politica ed istituzionale, tutto questo è stato il supporto materiale ed umano senza del quale la nostra bravissima dirigenza non avrebbe potuto portare avanti questa lunga e logorante contrapposizione dialettica a chi ha tentato, e non smette, né smetterà, di alterare i rapporti fra le istituzioni, nelle istituzioni, per ridurre al silenzio la nostra soggettività. Tutto questo ha consentito e deve consentirci di continuare : a) nella difesa dell’autogoverno; b) nella difesa dell’ordinamento giudiziario, che vogliamo cambiare ma in senso più aderente alla vigente Costituzione; c) nella difesa dell’assetto costituzionale e dell’equilibrio fra i poteri. Ma tutto questo ha un senso, ora o in prospettiva, se sapremo sviluppare un impegno associativo che consenta alla Magistratura tutta di rendersi garante di quei diritti che oggi cominciano a riaffacciarsi nel cuore e nella mente della gente”.

Qui il suo intervento completo

Insomma è palese la sua vicinanza (e passione oserei dire) per la sinistra

E’ piuttosto curioso che quasi tutte le indagini su Berlusconi vadano in mano a membri della magistratura di sinistra… Se la magistratura non è di sinistra rimane però strano che tutte queste inchieste siano seguite o affidate a militanti di sinistra.





Tutti gli apparentamenti per i vari ballottaggi delle Comunali

18 06 2009

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Dopo aver fatto l’analisi degli apparentamenti per le provinciali passiamo alle comunali.

CREMONA
Perri (Pdl, Lega, Civica) 45 Corada (Pd, Civiche, Idv, S&L) 41.7 Quinzani (Circoli della Libertà, Pensionati) 3.8 Zanibelli (Udc) 3 Ceraso (Civica) 2.3 Ongari (Comunisti) 2.1
Quinzani si apparenta con Perri. I Comunisti con Corada. Sarà una bella battaglia in una delle poche roccaforti rosse della Lombardia (anche se alle provinciali ha vinto il centrodestra)

PADOVA
Zanonato (Pd, Idv, S&L, Comunisti, Civiche) 45.7 Marin (Pdl, Lega, Pensionati, Civiche) 44.9 Terranova (Udc) 3.1 Covi (Progetto Nordest) 1.8
Udc, Progetto Nordest e Mpa (0.2) si apparentano con Marin. Una vittoria a Padova per il centrodestra sarebbe un vero colpaccio

BOLOGNA
Delbono (Pd, Idv, S&L, Comunisti) 49.4 Cazzola (Pdl, Lega, Civiche) 29.1 Guazzaloca (Udc) 12.7 Favia (BeppeGrillo) 3.3 Pasquino (Civica) 1.95 Monteventi (Civica) 1.6
Nessun apparentamento per i contendenti. Guazzaloca pur ritenendo Cazzola inadatto invita a votarlo.

FERRARA
Tagliani (Pd, Idv, S&L) 45.7 Dragotto (Pdl) 25.5 Barbieri (Civica) 9.6 Cavicchi (Lega) 7 Bregola (Comunisti) 4 Tavolazzi (Civica) 3.4 Modica (Udc) 2
Udc e Lega si apparentano con il centrodestra così come una lista civica (0.3). La Destra invita a votare Dragotto. Nessun accordo con i comunisti per Tagliani. Nessuna indicazione da Barbieri

FORLI’
Balzani (Pd, Idv, S&L, Rif.Com, Civiche) 49.4 Rondoni (Pdl, Lega, Udc) 40.3 Pirini (Civica) 4.4 Biondi (Pri) 2.3 Valenti (Pdci) 1.5
L’unico apparentamento è quello che lega il Pri al centrodestra. Il Pdci invita a votare Balzani pur senza accordo ufficiale

FIRENZE
Renzi (Pd, Idv, S&L, Civiche) 47.6 Galli (Pdl, Civiche, Lega) 32 Spini (Civiche, Rif.Com, Verdi, Rep.) 8.35 De Zordo (Civica) 4.1 Razzanelli (Civica) 3.3 Carraresi (Udc) 2.15 Bonafede (BeppeGrillo) 1.8
Nessun apparentamento ufficiale, nè indicazioni di voto

PRATO
Carlesi (Pd, Idv, S&L, Pdci) 47.5 Cenni (Pdl, Lega, Udc, La Destra) 45.1 Milone (Civica) 2.7 Barosco (BeppeGrillo) 1.8 Paoletti (Rif.Com) 1.7
Apparentamento tra centrodestra, la lista civica di Milone e un’altra civica (0.3). Appoggio esterno di Rifondazione a Carlesi. Una delle gare potenzialmente più combattute delle comunali: sulla carta Carlesi è al 49.2 mentre Cenni è al 48.1.

ANCONA
Gramillano (Pd, Idv, S&L, Comunisti) 40.9 Bugaro (Pdl, Lega) 33.75 Galeazzi (Civica) 8.2 Duca (Sinistra per Ancona) 5.9 Gallegati (BeppeGrillo) 4.9 Speciale (Udc) 4.6
Sinistra per Ancona non è apparentata ma invita al voto per il Centrosinistra. Udc apparentata con Bugaro così come una civica (1.1). Nessuna indicazione da Galeazzi. Nonostante i voti che sulla carta avvicinano Bugaro a Gramillano, quest’ultimo è comunque nettamente favorito

ASCOLI
Castelli (Pdl, Lega, Civiche, Udeur) 43.3 Canzian (Pd, Idv, Comunisti) 34.4 Ciccanti (Udc) 8.25 Regnicoli (Civica) 5.8 Gibellieri (Civica) 5.3 Catalucci (Sd) 1.6 Cannelli (LaDestra) 0.9
Nessuna indicazione dall’Udc. Apparentamento tra la lista di centrosinistra e la civica di Regnicoli

TERNI
Di Girolamo (Pd,Idv, S&L, Comunisti) 49.4 Baldassarre (Pdl, Civica) 37.1 Malasecche (Udc) 5.4 Venturi (Civiche) 5 Valigi (Civica) 1.5
Nessun apparentamento ufficiale

AVELLINO
Preziosi (Pdl, Udc, Civiche, Mpa, Udeur) 42.9 Galasso (Pd, Idv, S&L) 42.1 Gengaro (Civica, Comunisti) 7 Festa (Civiche) 5.25 Micera (Civica) 2.7
Apparentamento tra le civiche di Festa e il centrosinistra. La lista di Micera appoggia dall’esterno il centrodestra. Nessuna indicazione da Gengaro

FOGGIA
Santaniello (Pdl, Civiche, AlleanzadiCentro,Pri) 41.9 Mongelli (Pd, S&L, Comunisti) 26.4 Lambresa (Udc, Civiche) 18.5 Agostinacchio (LaDestra) 5.4 Trecca (Idv) 4 De Perna (Mpa) 1.4
Apparentamento tra Udc e centrosinistra. Idv e una delle liste che appoggiavano Lambresa (2.1) non appoggeranno Mongelli. Sulla carta ipotizzando La Destra e Mpa con Santaniello e Idv con Mongelli si arriverebbe a Santaniello al 48.7 e Mongelli al 48.9

BRINDISI
Mennitti (Pdl, Pri, Civiche) 37.1 Brigante (Pd, Civiche) 32.6 Gallone (Udc) 8.7 Giunta (Idv) 5.85 Guadalupi (Comunisti, S&L) 5.7 De Maria (Mpa, Civiche) 4.7 Di Donna (La Destra, Io Sud) 4.3 Bovenga (Udeur) 1.1
Udc e Idv sostengono il centrosinistra. La Destra e Udeur ufficiosamente sostengono il centrodestra. Nessuna indicazione dalla sinistra e dal Mpa

BARI
Emiliano (Pd, Idv, S&L, Comunisti) 49 Di Cagno (Pdl, Civiche, Mpa) 46.05 Russo (Udc, Io Sud) 3.2 Signorile (Civica) 0.6
Apparentamento tra Emiliano e l’Udc. A questo punto il sindaco uscente è strafavorito nonostante un’alleanza calderone a sostegno

CALTANISSETTA
Campisi (Pdl, Civiche) 39 Falci (Pd, Idv, Comunisti) 28.25 Candura (Udc,Mpa) 19.1 Ruvolo (Civiche) 13.65
L’Udc si apparenta con il centrodestra, libertà di voto da Mpa





Dario l’Autista

18 06 2009

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Segnalo un mio piccolo trafiletto pubblicato sul sito di approfondimento quotidiano Il Predellino nella rubrica StupiDario

Già definito dal compagno di partito Renzi il videdisastro, Franceschini è maestro nel perdere elezioni in continuazione. Le ultime europee e amministrative non sono da meno. Ma è anche una celebrità in dichiarazioni mirabolanti in campagna elettorale. Il 3 aprile 2008, in piena campagna elettorale per le politiche poi stravinte dal centrodestra, alla domanda sulla rincorsa del Pd Dario risponde così: “Abbiamo da tempo messo la freccia del sorpasso sul Pdl. Il sorpasso è ormai molto vicino. Molti segnali ce lo indicano. Basta girare per il paese per vedere che l’aria è cambiata. Le piazze in cui va Veltroni si stanno riempiendo sempre di più. Per la prima volta vengono da noi persone che non avevano mai votato per il centrosinistra e che ci dicono di voler votare per il Pd. A me non era mai capitato in campagna elettorale di incontrare gente che votava Forza Italia o An e che adesso dice di voler votare noi. Nel nord c’è più spazio per la rimonta e mi pare che i segnali vadano tutti in quella direzione“. Risultato? Nove punti di distacco tra le coalizioni, peggiore sconfitta dal dopoguerra per la sinistra italiana, Dario e Walter asfaltati.