50 euro per il permesso di soggiorno? In realtà saranno 200

11 01 2009

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Grandi polemiche aveva suscitato l’emendamento della Lega che mirava a una tassa di 50 euro per ottenere il permesso di soggiorno.
Ma in realtà una tassa sul permesso di soggiorno era già stata introdotta dal Carroccio al ddl Sicurezza ed era stata approvata a novembre da tutta la maggioranza in commissione Giustizia del Senato.
E questa tassa sarebbe pari a 200 euro. Dal sito del Senato siamo andati a controllare ed effettivamente un emendamento di questo tipo è stato recepito in commissione Giustizia dai relatori e dal governo. Eccolo

3.8 (testo 2)

BRICOLO, MAURO, BODEGA, MAZZATORTA, VALLARDI

APPROVATO

Al comma 1, capoverso “Art. 5”, dopo il comma 2, aggiungere i seguenti:

«2-bis. Le istanze o dichiarazioni di elezione, acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza di cui all’articolo 9 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, sono soggette al pagamento di una tassa di importo pari ad euro 200.

2-ter. Il gettito derivante dalla tassa di cui al comma 2-bis è attribuito allo stato di previsione del Ministero dell’interno che lo destina per la metà al finanziamento di progetti del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione diretti alla collaborazione internazionale e alla cooperazione ed assistenza ai Paesi terzi in materia di immigrazione anche attraverso la partecipazione a programmi finanziati dall’Unione europea.».

E lo stesso Maroni oggi conferma

Questo è un emendamento che la maggioranza ha scritto, sostenuto e votato nel disegno di legge sulla sicurezza che va in Aula martedì al Senato. Sono francamente un po’ sorpreso delle polemiche. La Lega ha solo cercato di anticiparlo nel decreto legge e mi aspetto che il Senato confermi una decisione che tutta la maggioranza ha condiviso. Volevamo fargli lo sconto. Hanno bocciato i 50 euro? Torneremo ai 200

Pur non entrando nel merito paradossalmente la strategia leghista è stata sbagliata, il loro emendamento ben più pesante era già stato inserito nel disegno di legge sulla sicurezza che martedì arriva in Senato. Riproporlo nel decreto anticrisi con tutti i riflettori della stampa addosso si è rivelato un boomerang. Vedremo cosa succederà ora, da alcune indiscrezioni dovrebbe accadere che l’emendamento al ddl rimanga ma la somma sia decisa di concerto tra il ministero dell’Economia e quello dell’Interno.

In tutto questo l’opposizione come al solito è assente. Non si era accorta dell’emendamento al ddl nè si è lamentata per prima del nuovo emendamento al decreto anticrisi. Poi si lamentano quando gli si dice che l’opposizione non esiste

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L’indecente show del terrorista Battisti

11 01 2009

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Chi è Cesare Battisti?

Cesare Battisti è stato condannato con sentenze definitive all’ergastolo e ad un periodo di isolamento diurno, oltre che per banda armata, rapine, armi, gambizzazioni, per ben quattro omicidi: in due di essi (omicidio del maresciallo degli allora Agenti di Custodia Antonio Santoro, Udine 6 giugno 1978; omicidio dell’agente Andrea Campagna, Milano 19 aprile 1979), egli sparò materialmente in testa o alle spalle delle vittime; per un terzo (Lino Sabbadin, macellaio, ucciso aMestre il 16 febbraio 1979) partecipò materialmente facendo da copertura armata al killer Diego Giacomini; per il quarto (Pierluigi Torregiani, Milano 16 febbraio 1979) fu condannato come co-ideatore e co-organizzatore. Gli omicidi Sabbadin e Torregiani, infatti, furono compiuti a distanza di un’ ora l’uno dall’altro, nello stesso giorno (16 febbraio 1979, appunto, a pochi giorni dagli omicidi di Guido Rossa ed Emilio Alessandrini), perché responsabili, secondo “la giustizia proletaria”, di avere reagito a rapine che avevano subito poco tempo prima. Furono uccisi perché mai avrebbero dovuto reagire ai proletari costretti alle rapine per sopravvivere.

Ieri questo assassino, arrestato in Brasile nel 2007, in attesa che il ministro della Giustizia brasiliano, Tarso Genro, decida se accogliere la richiesta di estradizione presentata dall’Italia ha dichiarato

Sono certo che se tornassi in Italia sarei oggetto di vendetta, sarei morto. Il mio timore non e’ immotivato, dato che gia’ in Brasile, nel 2004 sono stato vittima di un tentativo di sequestro da parte dei servizi segreti paralleli italiani. Sono dispiaciuto del fatto che il Conare (Comitato nazionale per i rifugiati) abbia accettato la versione dell’ambasciata italiana. Spero che il ministro Tarso Genro, che ha vissuto sulla sua pelle gli effetti della repressione politica, in quanto militante, non ammetta il modo di agire del Governo italiano, che ricorre a tutti i sotterfugi per falsificare il carattere politico del processo contro di me

Nel novembre scorso, il Comitato nazionale per i profughi del Brasile ha respinto la sua domanda per ottenere lo statuto di profugo politico, cosa che ha aperto l’iter per la sua estradizione verso l’Italia. Spetta ora al ministro della Giustizia brasiliano, Tarso Genro, decidere sull’estradizione. Fino ad ora, il Brasile ha sempre respinto le domande di estradizione verso l’Italia per gli ex terroristi italiani, in particolare appartenenti alle Brigate rosse, perché rifugiati politici. Ma nell’aprile scorso, il procuratore generale della repubblica, Antonio Fernando Souza, ha espresso parere favorevole alla domanda di estradizione di Battisti, rifiutando di considerare i suoi crimini come “politici”.

Indiscrezioni dell’ultima ora rivelano però una possibile decisione contro l’estradizione di Battisti

Potrebbe restare in Brasile Cesare Battisti, l’ex membro dei Proletari armati per il comunismo, condannato in Italia per quattro omicidi.
Lo sostiene il quotidiano «la Stampa», citando una «fonte molto altolocata e assai vicina al Guardasigilli brasiliano Tarso Genro». Per Battisti, sostiene il quotidiano torinese, si sarebbe mobilitata buona parte del Partito dei Lavoratori, lo stesso del premier Lula, tanto da spingere il ministro della Giustizia a respingere le richieste italiane. Si tratta però di indiscrezioni non confermate dal Tribunale federale, che si dovrà pronunciare nei prossimi giorni.

Sia le dichiarazioni di Battisti, sia la possibile decisione del governo brasiliano (ricordiamo che Battisti potrebbe essere libero tra pochi anni) sono vergognose. L’atteggiamento di questo omicida che si fa passare da martire è assolutamente indecente. Ci attendiamo una posizione chiara del governo italiano per l’immediata estradizione

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