Incredibile gaffe di Travaglio, ora si mette pure a scambiare le persone

23 01 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

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Ieri sera Travaglio si è presentato per l’ennesima volta con il suo quadernino di quelli che lui chiama “fatti”.
Ma il nostro secondino ne ha fatta una grossa, un’incredibile gaffe da giornalista di quart’ordine.
Ecco quanto successo

Clamorosa gaffe televisiva di Marco Travaglio, che ieri sera ad Annozero ha confuso nomi, fatti e persone. Il suo show di apertura era centrato sulle recenti inchieste giudiziarie napoletane in tema di corruzione. Si era preparato bene in apparenza, evitando di sfiorare situazioni nelle quali potesse essere tirato in ballo, in un modo o nell’altro, Antonio Di Pietro (presente in studio) e suo figlio Cristiano.

La toppa è arrivata quando ha parlato di Alfredo Vito, descritto come personaggio chiave nella spartizione della ricca torta degli appalti pubblici. Il politico napoletano è stato condannato in via definitiva a 2 anni (pena patteggiata) con restituzione di 5 miliardi di lire ascrivibili ad episodi di corruzione. È stato deputato fino al 28 aprile 2008, eletto per Forza Italia nella circoscrizione Campania 2.

E qui viene il bello: il documentatissimo (dicono) Travaglio sfodera il suo terribile sorriso ironico e la sua migliore faccia da furbetto, continua a consultare il suo brogliaccio e di Alfredo Vito dice: “ha restituito 5 miliardi di lire di tangenti,  ha promesso e giurato che lasciava la politica per sempre ed infatti oggi è deputato del Popolo della Libertà“.

Incredibile magra! L’unico Vito attualmente deputato, per di più per il PdL, è Elio Vito, ministro per i rapporti con il Parlamento. Non è dato sapere se l’onorevole impropriamente tirato in ballo reagirà, il fatto che qui descrivo per il momento è citato solo da questo blogiornale. Staremo a vedere se ci saranno reazioni.

In studio il pubblico ride candidamente alla “battuta” di Travaglio, in fondo la sua mission attuale è quella di divertire, mica quella di informare.

Nel dibattito successivo interviene il sottosegretario Alfredo Mantovano (PdL) chiedendo una rettifica a MT e spiegando come stanno in realtà le cose. Aggiunge anche che Alfredo Vito non poteva essere deputato per il PdL, semplicemente perché quando siedeva in parlamento il Popolo delle Libertà non esisteva ancora.

Il candido Travaglio non fa una piega, abbozza il solito sorriso ed invece di rettificare o ammettere l’errore afferma di averlo descritto come “un parlamentare del centro destra”, e dove sta la differenza? Sembrava un bambino preso mentre ruba la marmellata, ha negato spudoratamente nonostante l’evidenza. In diretta Rai in prima serata, che figura di… (completate voi a piacere).

Anche altri blog han fatto notare il tragicomico errore dello scriba condannato

Non l’ho visto, ma in due mi hanno detto che Marco Travaglio ha fatto la sua predica contro il parlamentare del Pdl Alfredo Vito (2 anni col patteggiamento per 22 episodi di corruzione), salvo poi scoprire a fine predica – e solo grazie all’intervento di un sottosegretario – che il parlamentare del Pdl, e ministro, si chiama Elio e che Alfredo Vito non è deputato. La risposta di Travaglio pare sia stata “il concetto è lo stesso”.

Insomma il solito metodo Travaglio, questa volta condito da incredibili errori di persona, qualunquismo e pressapochismo. Sempre meno giornalista, sempre più comico.

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Grillo si mette a censurare le critiche, il caso del taglio alle parole di Lerner

23 01 2009

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Sul blog del comico compare un servizio realizzato su di lui dall’emittente araba (il canale inglese) Al Jazeera, che nel complesso ne ha tracciato un ritratto positivo, ma non la parte in cui il giornalista di La 7, in un’intervista, lo definisce «populista» e lo paragona a Berlusconi.

Ma, nel particolare, cosa è successo?

Matan Rochlitz è un giovane documentarista italoisraeliano cresciuto a Roma, che lavora a Londra per diversi canali tivù in lingua inglese. Ha sempre seguito le vicende italiane e negli ultimi anni si è anche appassionato a molte delle battaglie condotte in Rete e altrove da Beppe Grillo.

Così l’anno scorso decide di proporre ad Al Jazeera – quello in inglese – un documentario su questo personaggio emergente in Italia.

Il documentario va regolarmente in onda lo scorso giugno.

Immaginate lo sconcerto e la delusione di Matan quando scopre che Grillo ha ripreso il suo documentario e l’ha ripubblicato on line, togliendone però le parti critiche, compresa la breve intervista a Gad Lerner in cui diceva che «Grillo è anche lui un populista, assomiglia a Berlusconi più di quanto non vorrebbe ammettere, anche lui preferisce la predica di piazza».

Qui e qui la versione originale.

Qui quella purgata da Grillo.

Il taglio completo cosa dice?

“Grillo è un reuccio della Blogosfera. È anche lui un capo populista. Come Berlusconi, preferisce la predica che fa o nello spettacolo o in piazza a Torino, come prima a Bologna, con un misto di comicità e invettiva: gridata a voce alta. Presentandosi come uomo straordinario, come un uomo solo contro tutti”

Insomma Grillo si dimostra per l’ennesima volta poco incline alle critiche, appena gli piovono addosso le nasconde, le censura e purga i contenuti altrui per bullarsi della propria popolarità. Se scappano delle accuse vanno immediatamente cancellate, figuriamoci quando ci sono dei paragoni con l’odiato Berlusconi. Non sia mai che venga fuori che tutto ciò che è e lo circonda è un flop, il nulla mediatico.

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Estremisti di sinistra scatenati a Milano, soliti disordini e incidenti

23 01 2009

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Lo sgombero ieri mattina dello storico centro sociale Cox 18, in via Conchetta a Milano, ha acceso gli animi dei giovani antagonisti che ha paralizzato il traffico cittadino per tutta la giornata con blocchi stradali.

Cosa è successo?

Cassonetti, campane per la raccolta del vetro e cestini rovesciati hanno contrassegnato il percorso. Un paio i momenti di tensione con le forze dell’ordine. Il tam tam tra gli esponenti dei centri sociali è iniziato subito dopo le 7, quando le forze dell’ordine sono entrate nello stabile in zona Navigli, al cui interno nessuno era presente. In poche ore sono arrivate decine di persone – alla fine saranno in 300 -, mentre aumentava la tensione che è culminata con un breve contatto tra gli agenti e i dimostranti.

Anche dei feriti tra le forze dell’ordine a causa della furia dei membri del centro sociale

Caduto a terra durante lo sgombero del centro sociale “Cox 18” a Milano, il vice questore Andrea Valentino è stato colpito dai manifestanti con calci che gli hanno provocato la rottura di due costole e il ricovero in ospedale.

Insomma la solita azione violenta tipica di certa sinistra

Urla, spintoni, fumogeni e lanci di uova, bottiglie di vetro e rifiuti contro le forze dell’ordine (due i feriti) hanno accompagnato le proteste. Cassonetti ribaltati sono serviti poi per bloccare le strade. Almeno un’auto è stata danneggiata e si sono verificati urti fra vetture. I militanti hanno organizzato un corteo fino a Palazzo Marino.

Sostegno alle forze dell’ordine e critiche ai violenti dal vicesindaco De Corato

Un segnale per chi occupa da 20 anni” “Al solito certa sinistra fa una gran confusione. Perché non è certo il Comune che fa gli sgomberi. Ringrazio pertanto Prefetto e Questore per questo segnale forte contro chi da un ventennio, come è il caso del Cox, occupa abusivamente uno stabile comunale. E che assurdamente reagisce scatenando tafferugli e cariche contro le forze dell’ordine, mandando il traffico in tilt e rovesciando cassonetti, evidentemente pretendendo, non si sa a quale titolo, l’impunità pur avendo violato la legge“.  “Ora, dopo i tre sgomberi effettuati nel 2008 – ha proseguito il vicesindaco -, e quello odierno bisogna proseguire su questa linea per ristabilire il diritto alla proprietà e il no alla permanenza di zone franche

Insomma niente di nuovo dal fronte della sinistra estrema, la violenza sempre e comunque, le leggi sono un’optional e continuano a professarsi pacifisti.

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