A sinistra per la poltrona fanno anche i certificati medici fasulli

10 01 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

IL NUOVO INDIRIZZO DEL SITO E’ http://www.ilfazioso.com

Torniamo sul caso D’Alfonso, sul quale già ci eravamo soffermati vedendoci molti lati oscuri.

Passano i giorni e le cose si rivelano ancora più incredibili. E il malcostume di certa sinistra si rivela in pieno.

Ecco le ultime notizie

Il sindaco è malato quindi la giunta è salva. Ma il medico di fiducia di Luciano D’Alfonso, che è pure compagno di partito, lo sconfessa: «Patologia permanente? Macché… Chi ha inventato queste parole?». E sulla testa del primo cittadino di Pescara piomba l’ennesima tegola. Eppure l’escamotage, ben sigillato in una busta ora in Procura, era ben congeniato. Nella custodia, un misterioso certificato medico grazie al quale D’Alfonso ha evitato in extremis il coma profondo della sua giunta. I pm, che vogliono vederci chiaro, hanno sequestrato l’attestato medico che, di fatto, ha evitato il commissariamento della città abruzzese.

Il sindaco si era esibito con recitazione d’alta scuola per giustificare la sua situazione

Sono affetto da una patologia ingravescente e permanente, quantomeno dalla imprevedibilità della data della completa guarigione. Questa condizione non mi consentirebbe non so per quanto tempo di svolgere, con continuità e serenità, le attività articolate e complesse relative alla funzione

Ma ieri scoppia il caso

Tutto sembra filare liscio ma soltanto fino a quando il dottore che ha visitato D’Alfonso, l’amico e consigliere comunale del Pd Giancarlo Perfetto, non smaschera il primo cittadino: «Non so chi ha inventato le parole “ingravescente” e “permanente”… Non esistono». Ed è subito giallo.

Il pasticcio ha quasi creato un rissa in consiglio comunale

I consiglieri comunali del Pdl si sono dimessi in blocco, sperando di convincere pure qualche collega dell’Idv e di alcune liste civiche, sempre più in imbarazzo, e provocare così lo scioglimento del Consiglio. E in serata s’è pure sfiorata la rissa. Bocciata la richiesta del Pdl di leggere il certificato medico, seppur in seduta segreta, è comparso uno striscione: «Ora basta imbrogli»

E intanto anche la procura si mette in azione e D’Alfonso rischia l’arresto bis

Si complica la situazione al Comune di Pescara. Politicamente e legalmente. Il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco, Luciano D’Alfonso, indagato nell’ambito dell’inchiesta su tangenti negli appalti pubblici, ha, infatti, aperto nuove polemiche, anche di carattere etico, e nuovi scenari. D’Alfonso, al momento, e’ un normale cittadino.

Ha revocato, si’, le dimissioni, ma ha inviato un certificato medico che conferma la sua impossibilita’ a governare la citta’ per motivi di salute. Circostanza, questa, che ha impedito l’arrivo di un commissario in Municipio, offrendo nel contempo a D’Alfonso la possibilita’ di ricandidarsi alla poltrona di primo cittadino alle elezioni anticipate d’inizio giugno. Ma la Procura di Pescara intende chiarire la questione. Il procuratore capo, Nicola Trifuoggi, sta esaminando la documentazione presentata da D’Alfonso sull’autosospensione per motivi di salute, allo scopo di valutare l’ipotesi di un ”arresto-bis”.
Motivo, reiterazione del reato. Il certificato sanitario sara’ esaminato da un consulente nominato dal pm Gennaro Varone, titolare dell’inchiesta, o direttamente dal gip in sede di incidente probatorio. Cio’ che la Procura di Pescara intende valutare e’ la veridicita’ della malattia di D’Alfonso.

Insomma si vuole

Chiarire, in breve, se lui e’ realmente affetto da patologia o se invece si tratta di un semplice escamotage per evitare il commissario e per continuare a governare tramite terzi, ritornando poi sulla scena a voto acquisito.

Giustamente il centrodestra attacca pesantemente, con Gasparri in testa

D’Alfonso compri uno specchio, ci si guardi e si vergogni. Non so se ha rubato o meno, ma il certificato medico e’ un imbroglio vergognoso. D’Alfonso sta imbrogliando i cittadini di Pescara con un certificato medico di comodo, falso, fatto solo per mantenere il vice sindaco ed evitare il Commissariamento. Brutti se ne vergogna, il Pd se esiste faccia una scelta di moralita’ e trasparenza. Sono imbroglioni, Veltroni perche’ non parla? Condivide quello che fa D’Alfonso?

Una situazione veramente inconcepibile, passata nel silenzio dei media e che rivela un penoso malaffare di certo centrosinistra che Veltroni non intende fermare, anzi (D’Alfonso era stato difeso ampiamente). Nel pd espellono solo Villari ma i vari Bassolino, D’Alfonso, Iervolino ecc rimangono sempre al loro posto, attaccati alla poltrona. Anche con questi metodi indecenti.

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La mancanza di temi-bandiera nel PDL attuale

10 01 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

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Bisogna ammetterlo, la Lega la fa da padrona nel rendere mediatici i propri cavalli di battaglia. Ma non è solo perchè sono abituati a creare grandi polveroni e a partire a testa bassa su alcuni temi. Ma anche perchè oggettivamente la Lega ha 4-5 argomenti cardine che segue con entusiasmo e impegno.

Lo vediamo tutti i giorni con le varie discussioni su federalismo, sicurezza, immigrazione, questione settentrionale.

Invece il PDL che della comunicazione dovrebbe essere protagonista annaspa senza degli obiettivi a breve termine. Il problema è che evidentemente non ha temi bandiera da conseguire al momento. All’inizio della legislatura con ICI e rifiuti a Napoli si sono ottenuti ottimi risultati ma adesso sembra mancare una bussola nell’azione del governo.

Perchè bisogna dirlo, attualmente il tema che sembra più a cuore del PDL è la giustizia. Ovviamente è da riformare e un’azione legislativa in tal senso è la benvenuta. Ma parliamoci chiaro, non è uno di quei temi popolarissimi tra la gente. Insomma il PDL sembra essere in difficoltà nel mettere in calendario nuove riforme e non riuscire a recuperare i suoi cavalli di battaglia.

Temi storici come l’abbassamento delle tasse non sono raggiungibili nel breve termine per via del debito colossale del paese. Proposte sugli sprechi pubblici come l’abolizione di enti inutili come le province, le comunità montane ecc sono finiti nel dimenticatoio, per il diktat degli alleati. Un’incredibile occasione persa per attirare consenso e rimpinguare le casse statali. Sul lato economico-sociale, nonostante i buoni interventi, manca una svolta rapida e decisa verso un riformismo necessario. La proposta di equiparazione dell’età pensionabile, che per forza di cose ovviamente non è cosi sentita dalla popolazione, è stata comunque rimandata. Andrebbe rivista in una complessiva nuova riforma delle pensioni (discutendo anche di un adeguamento di quelle anticipate)

Sulla scuola e l’università la Gelmini si è impegnata e l’ultimo decreto sull’università è stato ampiamente apprezzato. Servirebbe un nuovo scatto, tracciato da questa via ma ho paura che le polemiche insulse dell’ondina e della sinistra potrebbero bloccare nuovi interventi in tal senso. E un provvedimento come l’abolizione del valore legale della laurea, auspicato in ampi settori della maggioranza, non raggiunge mai il consiglio dei ministri.

Giorni fa Cicchitto ha detto che i prossimi temi da affrontare sono meridione e presidenzialismo. Premesso che il meridione ha ovviamente bisogno di interventi (ma non dell’ennesimo assistenzialismo) non mi sembra ci sia stata una discussione nè proposte in tal senso. E il presidenzialismo pare già essersi arenato, ben più facile sarebbe riprendere una riforma complessiva costituzionale anche attingendo dalle proposte della scorsa legislatura per evitare un nuovo referendum. La riduzione dei parlamentari, la velocizzazione dell’iter delle leggi nelle camere, la separazione delle funzioni tra Senato e Camera sono interventi auspicabili e apprezzati da molti. Almeno da questo lato bisogna agire in velocità.

Anche sul lato delle liberalizzazioni non sembra esserci uno sprint complessivo. Si era discusso di quella dei servizi pubblici locali e qualcosa c’è in finanziaria. Poco sviluppato e male reclamizzato. Ora si è aperto con il caso Malpensa una buonissima prospettiva per la liberalizzazione dei diritti di voli su alcune rotte e in accordo con i bilaterali ridiscussi. Altra eventualità che sarebbe apprezzata dai consumatori. Sfruttiamo il momento.

Sui temi etici il nulla assoluto. Nemmeno sul testamento biologico dove il consenso è più bipartisan si muove una foglia. Sui diritti per le coppie di fatto, i didore di Brunetta e Rotondi subito c’è stata polemica con un blocco preventivo.

E non solo in Forza Italia ma anche in An, le proposte singole sono abbastanza ma non c’è un argomento più generale da portare avanti. Tra gli uomini di Fini ci sono addirittura meno cose da rivendicare e meno ancora da sostenere, il massimo ottenuto sembrano essere i soldati nelle città (ottimo intervento da prolungare).

Con un ministro alle infrastrutture ci si aspetterebbe un impegno totale per la riapertura dei cantieri e per nuove grandi opere. La recente riunione del Cipe è quasi finita nel dimenticatoio anche se in effetti i soldi sono stati stanziati. Ma più che proposte di nuove opere servirebbe mettere mano a soluzioni per evitare i cantieri infiniti, i ricorsi continui al Tar, le continue richieste di adeguamenti ecc

Insomma l’azione del governo finora è stata positiva ma è necessario che non sia solo la Lega a dettare la linea. Che il PDL riprenda il proprio ruolo di guida e agisca con determinazione per un vero riformismo, non badando agli starnazzamenti di un quasi defunto PD e ai lamenti dei vari sindacati.

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