Accordo sulla legge per le europee, soglia al 4% e preferenze

28 01 2009

IL FAZIOSO LIBERALE SI TRASFERISCE

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E’ praticamente a un passo l’introduzione di una nuova legge per le prossime elezioni europee, con una nuova soglia minima al 4% e la conferma delle preferenze
Conferme arrivano dal parlamento

Stretta sulla legge elettorale. Il testo che introduce lo sbarramento al 4% sarà esaminato dall’aula della Camera a partire da martedì pomeriggio, mentre il voto è previsto per la giornata di mercoledì. Nella conferenza dei capigruppo della Camera si è registrato “un ampio accordo” sull’ipotesi sbarramento del 4%, lasciando le preferenze.

Dietro il sì di Berlusconi alcune valutazioni di convenienza politica

A determinare la svolta è stato comunque il via libera di Berlusconi, che si è convinto dopo una serie di valutazioni di vario genere. Innanzi tutto una soglia eliminerà dal gioco una serie di piccoli partiti alleati (Mpa, Dca, Pensionati, Socialisti) a cui magari verranno accordati dei posti nelle liste del Pdl, nonché le forze politiche di destra. Questo consentira’ allo stesso Pdl di ottenere il 6-7 giugno un risultato migliore, con la speranza di presentarsi a Strasburgo come il partito piu’ forte del Ppe. La voglia di ‘sorpasso’ alla Cdu di Angela Merkel e di Hans Gert Poettering c’e’ tutta. Il che rafforzerebbe il tentativo di leadership di Berlusconi nello schieramento del centrodestra europeo, in concorrenza a Nicholas Sarkozy.

Fonti parlamentari riferiscono poi che, su suggerimento di Gianni Letta, il premier si è convinto dei rischi di tentare di danneggiare il Pd non introducendo una soglia. Se il partito di Veltroni dovesse implodere davanti a un grave insuccesso alle europee, è stato il ragionamento, a beneficiarne potrebbe essere il Centro di Casini. E un ritorno in auge, anche nell’opinione pubblica, dell’ipotesi di una grande forza di centro e’ il vero avversario strategico del nascente Pdl, che presuppone invece il bipolarismo.

I capigruppo del PDL in mattinata si erano detti favorevoli all’accordo

Insieme al ministro Vito abbiamo valutato la possibilità di introdurre una soglia di sbarramento del 4% nella legge elettorale per il Parlamento Europeo. L’intervento “rappresenta un contributo affinché il sistema politico italiano non torni ad essere caratterizzato da una eccessiva frammentazione e dalla rissosa contrapposizione tra micro-formazioni politiche

Favorevole anche il PD

Non sara’ la nostra legge ma se il confronto con la maggioranza portera’ a una modifica delle norme per le elezioni europee che, mantenendo le preferenze e le circoscrizioni attuali, preveda lo sbarramento del quattro per cento, noi saremo favorevoli. Il Partito Democratico  e’ da sempre convinto della necessita’ che al Parlamento europeo debbano sedere tutte le forze che rappresentino istanze concrete, ma e’ altrettanto convinto che l’ Italia non debba continuare a portare in Europa una inutile frammentazione di partiti”.

Critiche durissime dalla sinistra extraparlamentare

Complimenti a Veltroni. Ha una tale paura che si avverino i sondaggi che lo danno al 23% che è andato alla corte di berlusconi pur di incamerare i voti dei partiti piccoli e tentare di salvarsi” attacca Manuela Palermi del Pdci. “Si sta cercando in queste ore di trovare un accordicchio tra pd e pdl solo ed esclusivamente per trovare una via d’uscita per il vertice del partito democratico dal prevedibile insuccesso elettorale di giugno” scrive Claudio Fava.
“Ci troviamo di fronte ad un’altra legge ad personam, una sorta di ‘salva Veltroni’ per salvare i grandi partiti in crisi. Trovo questo un altro segnale del degrado cui è giunta la politica” ironizza l’ex segretario Prc Franco Giordano, ora nell’area vendoliana. “Quella sulla legge elettorale è quindi una manovra antidemocratica voluta da Veltroni e da Di Pietro per provare a distruggere definitivamente la sinistra” commenta il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero.

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